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Impianti sportivi comunali: la ricognizione e i futuri bandi per la loro gestione

Delibera adottata dalla giunta su proposta dell'assessore Scapecchi consente di "procedere in direzione sia del completamento della ricognizione suddetta sia della messa a bando della gestione degli impianti"

"Il primo ringraziamento che intendo fare è all’ufficio sport, per il grande lavoro di ricognizione degli impianti sportivi avviato in questi primi mesi di mandato e che risponde a un preciso impegno, personale e dall’amministrazione comunale nel suo complesso. Obiettivo: procedere spediti verso il loro ammodernamento anche grazie al prezioso contributo e alla fondamentale collaborazione delle associazioni e società sportive”. Così commenta l’assessore allo sport Federico Scapecchi la delibera adottata dalla giunta su sua proposta che consente adesso di procedere in direzione sia del completamento della ricognizione suddetta sia della messa a bando della gestione degli impianti.

“L’intento – prosegue Scapecchi – è proprio quello di concedere gli impianti anche per lunghi periodi alle società e associazioni che presenteranno progetti seri e ambiziosi. A tale proposito, nonostante il periodo poco felice per lo sport dilettantistico in generale, ci sono già stati molti contatti in questi mesi con tante realtà pronte a partecipare agli avvisi pubblici e questo è il segnale migliore che dimostra quanto il movimento sportivo ad Arezzo resti vivo e vitale. Quando i cittadini, i giovani, gli atleti, torneranno a frequentare gli impianti, lo faranno dunque con le solite gioia e passione ma anche in totale sicurezza”.

I numeri: sono oggi censiti 75 impianti sportivi comunali di cui 8 a gestione diretta, 32 gestiti da società sportive in regime di concessione, 10 palestre scolastiche, una a uso scolastico e altri casi particolari come aree libere, lo stadio, la piscina limitrofa, il tennis Giotto o il palazzetto del Maccagnolo che è in fase di ristrutturazione.

"Ovviamente – rileva l’assessore – a parte questi ultimi che fanno storia a sé, dei restanti abbiamo la mappa completa dei punti di forza e di debolezza, pregi e difetti, potenzialità e criticità. E grazie al lavoro già svolto, possiamo dire che per 28 impianti è emersa la necessità di adeguamenti normativi o di alcuni lavori di manutenzione e ammodernamento. Quando tratteremo il rinnovo delle concessioni, in particolare per 19 di questi 28, pubblicheremo avvisi pubblici con la finalità di ricevere l’interesse a gestirli da parte di associazioni e società sportive senza scopo di lucro a fronte dell’impegno a svolgere gli interventi suddetti. E tale gestione sarà affidata per un tempo proporzionale all’investimento, comunque non inferiore a 5 anni. Concludo con una nota di orgoglio: la maggior parte di questi 19 impianti, 12 per la precisione, sono nelle frazioni".

Si tratta del palazzetto a San Clemente in via Vecchia, del centro sportivo in piazza San Giusto, del campo sportivo di Indicatore, del campo da rugby di via dell’Acropoli, dei campi da calcio a Santa Firmina, a Quarata, a Pratantico (compresa la palestra), in via dei Pianeti, alla Chiassa Superiore, a Rigutino, a Vitiano, a Policiano, a Sant’Andrea a Pigli, a Villa Severi, a Frassineto, lo skate park di via Ferraris, il crossodromo a Ponte alla Chiassa, il campo da bocce a San Leo, l’impianto di arrampicata sportiva in via Golgi.

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