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Il Wwf Arezzo: "Convivenza pacifica lupo-allevatori, si può"

Nota del Wwf Arezzo in risposta al rappresentante legale dell’Azienda Fattoria di Marena in cui si cerca di focalizzare "il reale problema: il rischio che esiste per ogni attività imprenditoriale collocata in zone con presenza di predatori e la...

Nota del Wwf Arezzo in risposta al rappresentante legale dell’Azienda Fattoria di Marena in cui si cerca di focalizzare "il reale problema: il rischio che esiste per ogni attività imprenditoriale collocata in zone con presenza di predatori e la necessità di usare misure adeguate per eliminarlo o quanto meno ridurlo".

Noi certamente non sappiamo quali siano le misure di difesa dai predatori di cui si è dotata la Fattoria di Marena, ma di certo possiamo affermare senza tema di essere smentiti, che laddove sono state adottate misure efficaci, gli attacchi del lupo sono cessati. Il Wwf comprende benissimo le difficoltà quotidiane degli imprenditori agricoli che vivono a contatto con il predatore, è solidale con loro ed è consapevole che a volte ci sono situazioni dove è anche difficile convivere e proprio per questo in tutto il paese si è fatto artefice di azioni di corretta informazione verso gli allevatori o addirittura di supporto diretto sul campo. Lo scorso anno a giugno, si è svolto ad Arezzo un importante convegno sul lupo e la possibilità di convivere pacificamente con esso, organizzato appunto dal Wwf aretino con il patrocinio della Provincia di Arezzo a cui hanno partecipato esperti dei massimi livelli nazionali e non, dove il tema principale era appunto come aiutare gli allevatori a convivere con il predatore e quali strumenti efficaci adottare per difendere le imprese. Peccato che solo pochi allevatori abbiano partecipato e nessuna delle associazioni di categoria che non perdono occasione per attaccare il lupo, abbia inviato un rappresentante. Quella era l’occasione giusta per un confronto aperto e utile a trovare soluzioni adeguate, evidentemente solo a pochi interessa veramente affrontare la presenza del lupo in modo corretto e trovare soluzioni efficaci senza ricorrere a ipotesi assurde e inattuabili. In merito alle accuse rivolteci dal Dr Ferri, rispetto alla discutibile competenza del Wwf a parlare di lupi, vogliamo rispettosamente rammentare che anche nella nostra associazione ci sono persone con lauree e guide naturalistiche qualificate e abilitate, e la storia e l’esperienza cinquantennale del Wwf in materia di lupi a livello nazionale nonché la rigorosa conoscenza della realtà locale non sono da mettere in discussione se non quanto quelle di chi ci critica. E tanto per rimanere in tema, il Dr Ferri visto che palesa giuste competenze specifiche sul lupo e noi ben ci guardiamo dal metterle in dubbio, dovrebbe sapere che il rilevamento delle impronte e i segni lasciati dai morsi, da soli non solo elementi sono sufficienti a stabilire con certezza se si tratta di lupo o di canide appunto, la scienza oggi emette il suo verdetto certo solo in presenza di analisi del dna. Ciò nonostante il Wwf non ha mai negato, che l’attacco sia stato attuato da un lupo, tuttavia e lui stesso ci conferma che il veterinario parla di “canide” e non di lupo, la certezza assoluta non ce l’ha nemmeno lui, quindi è per noi ragionevole dubitare, non delle competenze sue e dei suoi esperti, ma dei fatti così come riportati e il Dr Ferri deve concederci il beneficio del dubbio senza palesare velate e intimidatorie minacce di diffamazione nei confronti della nostra associazione, tra l’altro del tutto fuori luogo e assolutamente infondate, solo perché ci siamo permessi di avere dei dubbi e rimarcarli come si doveva. Ribadiamo la nostra solidarietà assoluta e tutto il nostro sostegno a tutte le imprese agricole che, nonostante le difficoltà quotidiane di una non semplice convivenza con il lupo si impegnano a conviverci pacificamente, attuando mezzi di difesa efficaci seppur non cruenti, ma allo stesso tempo, saremo in prima linea nel contrastare con ogni mezzo lecito chiunque perseveri nel creare un ingiustificata immagine negativa del lupo e conseguenti campagne diffamatorie.

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