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Il Giro d’Italia: tappa aretina nel segno del successo

“Il bilancio della tappa aretina del Giro d’Italia non può che essere positivo”. Così il sindaco Alessandro Ghinelli sul passaggio e l’arrivo della corsa rosa ad Arezzo. “La macchina organizzativa ha funzionato alla perfezione. Rivolgo...

“Il bilancio della tappa aretina del Giro d’Italia non può che essere positivo”.

Così il sindaco Alessandro Ghinelli sul passaggio e l’arrivo della corsa rosa ad Arezzo.

“La macchina organizzativa ha funzionato alla perfezione. Rivolgo quindi un particolare ringraziamento al vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini, agli assessori Lucia Tanti e Marcello Comanducci, a tutti i dipendenti comunali e alla polizia municipale che ha veramente dato tanto: dalle sei di sabato mattina ha avviato una ricognizione sul percorso e sono state subito attivate le spazzatrici per risistemare i tratti asfaltati, invasi da sassi e terra per le abbondanti piogge, fino allo sterrato di Poti. Grazie anche ai volontari. Tutti hanno reso questo evento, già di per sé importante, ancora più straordinario. Consegnare la maglia rosa a un ciclista italiano è stata per me una grande emozione. Per di più Gianluca Brambilla ha detto di avere un mito: Marco Pantani. Abbiamo quindi deciso di intitolare la salita di Poti al grande campione romagnolo”.

L’assessore Lucia Tanti: “avevamo di fronte una grande sfida e l’abbiamo vinta. Una tappa tricolore: maglia rosa a Gianluca Brambilla nel segno di Pantani e sotto lo sguardo del grande Moser. Insomma, la tappa aretina del Giro d’Italia, a dire di tutti, è stata straordinaria. In primo luogo per il percorso, ma anche per l’organizzazione che è stata impeccabile, come per l’accoglienza data alla carovana e agli spettatori. La città si è colorata di rosa con entusiasmo e grande partecipazione. È stata una giornata di festa, a 360 gradi. Arezzo ha dimostrato di essere una città che sa fare sistema e comunità. Grazie a Pasquale Morini, che ha portato il Giro, all’impegno dell’amministrazione comunale, della Provincia, del Coni, delle scuole e delle associazioni di categoria. Queste ultime hanno lavorato in sintonia facendo vivere il Giro in ogni angolo della città: tra vetrine decorate con biciclette, archi di palloncini e aiuole tutto rigorosamente rosa. Che emozione, poi, vedere la città ripresa dall’alto: una straordinaria cartolina che di certo avrà effetti positivi sul turismo. Senza tralasciare le centinaia di persone che hanno raggiunto Arezzo per vedere il Giro d’Italia: sta proprio qui l’essenza del turismo sportivo sul quale come amministrazione comunale puntiamo molto. La dedica a Marco Pantani è un modo per rispolverare lo storia e ripartire dalle grandi esperienze, seppure segnate da momenti tragici, per riannodare le fila di una grande disciplina sportiva e di un grande Paese. Grazie a tutti e soprattutto ai trecento, tra forze di polizia e volontari che hanno reso possibile l’evento”.

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