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Il Centro Salute Mentale di Arezzo resta in via Guido Monaco

Si è tenuto ieri l’incontro fra la Direzione dell’Azienda USL Toscana sud est, la Consulta della Salute Mentale, le associazioni di volontariato “Vivere insieme” e “Centro Basaglia” di Arezzo e il Comitato di partecipazione aziendale in merito...

Si è tenuto ieri l’incontro fra la Direzione dell’Azienda USL Toscana sud est, la Consulta della Salute Mentale, le associazioni di volontariato “Vivere insieme” e “Centro Basaglia” di Arezzo e il Comitato di partecipazione aziendale in merito all’ipotesi di ricollocazione del Centro Salute Mentale di Arezzo, che nei giorni scorsi ha avuto anche un’eco mediatica.

“Un’occasione proficua di confronto” è il commento di Enrico Desideri, direttore generale ASL Toscana sud est “che ci ha permesso di chiarire e condividere le politiche dell’azienda sanitaria sul futuro della salute mentale nell’area aretina”.

E’ stata innanzitutto sottolineata la relazione fra il contesto attuale di crisi economica e l’aumento dei casi di disagio psichico o di vere e proprie patologie psichiatriche, fenomeni che possono essere affrontati solo dando vita a solide sinergie fra Istituzioni (ASL, scuola, Comuni) e società civile organizzata. In merito all’eventuale trasferimento del Centro di Salute Mentale nell’edificio collocato nell’area del Pionta, è stato chiarito che non vi sono attualmente iniziative in tal senso anche se la Direzione ASL non ha escluso il suo utilizzo per altre attività anche di tipo ambulatoriale. L’impegno comune di ASL , istituzioni e associazioni è comunque per un superamento delle attuali criticità dell’area del Pionta che, oltre ad avere una collocazione logistica favorevole per operatori ed utenti, è comunque una zona per la quale le recenti scoperte archeologiche e il progetto dell’Università degli Studi di dare vita ad un centro di documentazione costituiscono un prezioso potenziale per il rilancio e la piena fruizione da parte dei cittadini.

Quindi, la Direzione ASL e le associazioni presenti hanno condiviso due punti importanti sul futuro del Centro di Salute Mentale in via Guido Monaco: una prima fase prevede lavori di adeguamento dell’edificio con un impegno finanziario contenuto da parte della ASL, nella seconda fase sarà comunque individuata una nuova collocazione del servizio in una struttura più idonea per volumetria e localizzazione.

“La Salute Mentale” ha detto Enrico Desideri, a chiusura dell’incontro “è il punto di arrivo di tante politiche che si attivano solo con il coinvolgimento di tutta la comunità. Per questo da oggi si avvia un percorso partecipativo fra le Associazioni, la Consulta della Salute Mentale, i nostri professionisti e la Zona distretto” ha concluso Desideri “al fine di affrontare insieme le sfide del disagio sociale e programmare il futuro dei servizi di salute mentale”.

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