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I 167 anni della Municipale. Festeggiamenti all'insegna della sicurezza stradale, Cecchini: "Più buon senso e meno sanzioni"

167 anni fa, su volere del granduca Leopoldo II di Toscana, nasceva il corpo di guardia municipale del Comune di Arezzo. E' nel giorno dell'anniversario che il comandante, insieme a tutti gli agenti e il sindaco Ghinelli, accoglie all'interno...

167 anni fa, su volere del granduca Leopoldo II di Toscana, nasceva il corpo di guardia municipale del Comune di Arezzo.

E' nel giorno dell'anniversario che il comandante, insieme a tutti gli agenti e il sindaco Ghinelli, accoglie all'interno della propria sede i più giovani per una mattinata dedicata all'educazione stradale e alla formazione.

Accompagnati dai loro maestri, i circa 150 bambini hanno posto varie domande e manifestato particolare interesse per la centrale operativa e la videosorveglianza, un vero e proprio occhio sulla città. Entusiasmo anche dinanzi ai motociclisti in azione con sirene e lampeggianti.

“La presenza delle scuole - ha sottolineato il sindaco Alessandro Ghinelli - rappresenta un importante passo nell’ambito della crescita di una cultura della legalità. I bambini di oggi saranno la società civile di domani e sono certo che le domande che verranno rivolte anche in futuro alle forze preposte al controllo del territorio riguarderanno sempre la sicurezza urbana e l’incremento della sua concreta percezione tra i cittadini. La polizia municipale di Arezzo è pronta a raccogliere la sfida. All’insegna di uno spirito di servizio che dura oramai da 167 anni e per il quale la ringrazio a nome dell’intera città”.

“Continuiamo a fare la nostra parte - spiegaIl comandante Cino Augusto Cecchini - con le nuove generazioni destinando particolare attenzione ai bambini e provando a trasmettere i giusti comportamenti. Fra qualche anno, infatti, toccherà a loro salire su un motorino piuttosto che un’auto. Cerchiamo di trasmettere il concetto che il codice della strada contiene regole di rispetto civile perché il parcheggiare sopra i marciapiedi è prima di tutto la violazione di una norma di civiltà. E a proposito di norme, ricordo che la più disattesa è il divieto di cellulare alla giuda, causa di disattenzione e di incidenti”.

Una mattinata all'insegna dell'accoglienza e della partecipazione ma anche un momento di riflessione sulla necessità di insistere su pratiche di buona condotta per quanto riguarda la sicurezza stradale e al volante.

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