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Mercoledì, 4 Ottobre 2023
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"Hospice, perché spendere altri soldi? Riportatelo nella palazzina del Calcit"

Il comitato di cittadini nato per sostenere la struttura per malati oncologici terminali prende posizione in seguito all'annuncio sul via ai lavori alla Cittadella della salute. "La nostra proposta sarebbe la più virtuosa"

La delusione emerge riga dopo riga. In una lunga nota il Comitato Hospice, lanciato dall'ex primario delle Cure palliative Pierdomenico Maurizi, prende posizione e ribatte a quanto annunciato dalla Asl Toscana Sud est sul via ai lavori alla Cittadella della Salute ed in particolare sulla realizzazione della struttura per malati oncologici terminali. Ci sarebbero, a detta del comitato, criticità tali da chiedere di tornare alla proposta originaria avanzata dai cittadini: quella di riportare la struttura all'interno della palazzina Calcit, trasferendo l'Oncologia al quarto piano dell'ospedale San Donato. L'assunto è questo: "Per l’Hospice si chiede il finanziamento al Ministero, il quale non è detto che lo conceda. Perché per la Cittadella della Salute deve esserci una ragionevole certezza e per l’Hospice no?". Le rassicurazioni di fronte a questa domanda sembrano non essere sufficienti per il comitato. Le parole che il presidente della Regione Eugenio Giani e l'assessore Bezzini avrebbero pronunciato in merito alla volontà di dare una priorità alla struttura, per il comitato non sembrano sufficienti: "Le garanzie – quelle vere - le si formalizzano con delibere operative". 

Le vicissitudini dell'Hospice

"L'hospice è stato sfrattato il 23 marzo del 2020 - si legge nella nota - e se le priorità in questa Asl viaggiano con questa lentezza non osiamo pensare cosa accada per ciò che non è prioritario. Per esempio, l’angiografo – che salva le vite – andò distrutto il 16 aprile 2020; l’acquisto del nuovo strumento fu deliberato nel maggio 2021, è stato consegnato nell’estate 2021 ma non è ancora in funzione".

Secondo il comitato gli uffici tecnici si sarebbero messi al lavoro in ritardo all'individuazione dell'area e alla realizzazione di planimetrie e prospetti e adombra l'ipotesi che "prima non ne avevano ricevuto l’incarico da chi può decidere". 
"Quando si parla di progetto già presentato - sostengono i cittadini - , si tratta in realtà di uno studio di fattibilità, cioè della prima fase di progettazione. Quando e se arriverà il finanziamento, dovrà essere indetta una gara per il progetto definitivo, con verifica e validazione; poi deve essere redatto il progetto esecutivo, anch’esso con verifica e validazione. Poi dovrà essere bandito il bando per l’aggiudicazione dei lavori, cui seguirà la firma del contratto. Se non ci saranno ricorsi - sempre possibili – i lavori per l’hospice non inizieranno prima dell’anno successivo all’avvenuto finanziamento".

Da qui il rilancio della vecchia proposta. "Al momento, per avere un simulacro di hospice - affermano i membri del comitato -, stiamo pagando un affitto di 600mila euro all’anno all’istituto privato di riabilitazione Madre della Divina Provvidenza e rischiamo di continuare a pagarlo fino a tutto il 2026 per un totale di 3milioni e 600mila euro euro". Ma nel frattempo "tra ristrutturazione del quarto piano dell’ospedale San Donato, dove poi si era insediata l’Oncologia e ristrutturazione ad Hospice della palazzina detta Calcit (ex Oncologia) ad Hospice abbiamo speso quasi 2milioni di euro e a detta di operatori e pazienti, nella palazzina Calcit (dove è tornata l’Oncologia) gli spazi non sono sufficienti". Da qui l'idea di riportare l'hospice nella sua collocazione iniziale.

"Tale operazione avrebbe delle ricadute virtuose - sostiene il comitato - ovvero un risparmio di 600mila euro all’anno; la possibilità di riavere in tempi rapidi un vero Hospice; il fatto di  non aver gettato via i quasi 2milioni. Costruire – se occorre – una nuova palazzina per l’Oncologia, con spazi moderni ed adeguati, invece di un nuovo Hospice. Non abbiamo capito perché questa soluzione, più rapida, più economica e più razionale, non interessi né alla Asl né ad alcuni politici. Sembra quasi che il vero obiettivo sia spendere. Vi prego, aiutateci a capire".

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