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Hospice: attesa per i fondi ministeriali. D'Urso: "Costruire la nuova struttura e obiettivo di tutti, mio per primo"

Il progetto preliminare prevede la realizzazione di un edificio a due piani per una spesa complessiva di circa 4 milioni di euro

Per l'hospice c'è da aspettare. O per meglio dire, per l'apertura del cantiere utile alla creazione della nuova struttura dedicata all'accoglienza di pazienti terminali, è necessario che la Regione Toscana includa l'opera nell'elenco di quelle da presentare al ministero per l'accesso ai finanziamenti pubblici. "Noi - ha spiegato il direttore generale della Asl, Antonio D'Urso - abbiamo già proposto il progetto agli uffici regionali competenti e adesso attendiamo risposte sulle tempistiche. Si è trattato di un percorso obbligato in quanto l'intera opera sarà finanziata con fondi ottenibili accedendo al programma straordinario degli investimenti pubblici in sanità (articolo 20)". 

E dunque, benché il progetto esista e sia già stato visionato, il nuovo hospice dovrà attendere. "Sia il presidente Giani che l'assessore Bezzini - ha aggiunto D'Urso - mi hanno più volte garantito l'intenzione di dare priorità all'hospice di Arezzo. Un impegno che mi sento di condividere poiché, come del resto per tutta la città, la realizzazione di questo spazio è per me molto importante". 

Insomma una viceda complessa per la quale, nonostante le rassicurazioni dell'azienda sanitaria, ancora non c'è una tempistica definita. Di certo c'è solo che ad oggi la Asl è in attesa dell’atto formale di assegnazione delle risorse. Dal canto loro gli ufficio tecnici della sud est si sono già messi all'opera individuando l’area per la nuova palazzina che ospiterà l'hospice e mettendo su carta planimetrie e proseptti. L'edificio sarà ubicato all'interno del parco del Pionta nei pressi del centro oncologico così da garantire sinergie e collegamenti molto più facili anche con l'ospedale. Il progetto preliminare prevede la realizzazione di un edificio a due piani per una spesa complessiva di circa 4 milioni di euro.

Attualmente, come noto, i pazienti oncologici terminali sono accuditi dal personale sanitario presso la sede provvisoria dell’hospice nei locali dell’istituto Madre della divina provvidenza di Agazzi o a domicilio grazie al supporto del progetto Scudo targato Calcit.

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