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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Graziano Delrio: "Mi sono occupato di Banca Etruria", M5S: "Adesso commissione d'inchiesta"

Un intreccio sempre più articolato di telefonate, smentite e rivelazioni shock continuano a susseguirsi dopo la "bomba" lanciata dall'ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli in merito ai presunti (e per adesso tali restano)...

Un intreccio sempre più articolato di telefonate, smentite e rivelazioni shock continuano a susseguirsi dopo la "bomba" lanciata dall'ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli in merito ai presunti (e per adesso tali restano) rapporti tra l'ex ministro Boschi e Unicredit per un'ipotetica acquisizione di Banca Etruria.

All'indomani della 'scomparsa' dello storico istituto di credito aretino, oggi diventato Banca Tirrenica in seguito all'acquisizione da parte di Ubi, ecco che il dibattito politico continua a regalare ancora sorprese.

L'ultima è la rivelazione fatta da Graziano Delrio a La Stampa.

"Sono Graziano Delrio. Le volevo dire che sono io l’autore della telefonata alla Popolare dell’Emilia Romagna. Non ho nulla da nascondere. Mi sono occupato di Banca Etruria come mi sono occupato di Ilva, di Alitalia e tante altre crisi che rischiavano di avere impatti occupazionali, industriali o, come nel caso di Etruria, per i risparmiatori".

Le parole sono quelle apparse sul quotidiano e poi riprese da tutta la stampa italiana. Il ministro non ha avuto alcuna remora ad ammettere che quando era sottosegretario alla presidenza del Consiglio (2014-2015) si era interessato alla crisi che incombeva su Banca Etruria. Secondo quanto rivelato nell'intervista concessa a La Stampa, Delrio il primo dell’anno del 2015 chiamò Ettore Caselli, allora presidente della Popolare dell’Emilia Romagna, per chiedere informazioni sulla possibile acquisizione di Etruria da parte della banca che ha sede a Modena.

"Io certamente la telefonata l’ho fatta - ha sottolineato il ministro - anche se è possibile che anche altri nel governo se ne siano interessati. Per quanto mi riguarda, non mi vergogno di essermi occupato di questa vicenda come non mi vergogno di essermi occupato di tutte le altre crisi che ho esaminato in quel periodo".

Immediate le reazioni da parte del mondo politico. I primi ad intervenire sono stati i militanti del Movimento Cinque Stelle, Roberto Fico e Carlo Martelli che avevano già chiesto l'avvio di una commissione d'inchiesta sulla vicenda portata alla luce da Ferruccio De Bortoli nel suo ultimo libro.

"Il conflitto d’interessi del governo - hanno dichiarato i capigruppo 5stelle Roberto Fico e Carlo Martelli -è sempre più chiaro. Oggi scopriamo che dopo Maria Elena Boschi anche Graziano Delrio si era interessato per salvare Banca Etruria. Un intero governo in movimento per la banca della famiglia Boschi. Basta mezze verità, serve subito approvare la commissione d'inchiesta sulle banche. Solo così sarà possibile ascoltare tutti i soggetti protagonisti delle rivelazioni di questi giorni, fra cui anche Graziano Delrio".

Sulle affermazioni di De Bortoli invece oggi, è intervenuto il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi che, intervistato da Il Foglio ha dichiarato: "De Bortoli ha fatto il direttore dei principali quotidiani italiani per quasi vent'anni e ora spiega che i poteri forti in Italia risiedono a Laterina? Chi ci crede è bravo. Ma voglio dire di più. Ferruccio De Bortoli ha una ossessione personale per me che stupisce anche i suoi amici".

All'attacco anche Ignazio Visco, governatore della Banca d'Italia: "L'unica cosa che posso dire è che tutto ciò che leggo sui giornali e che riguarda la Banca d'Italia o è falso o è privo di fondamento e questo è un peccato per la stampa italiana.

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