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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Giovani e beni comuni, ecco i progetti vincitori aretini del bando promosso dal Cesvot 

La nuova vita delle Case di Paese di Cortona per incoraggiare le iniziative dei giovani e l'impegno dei cittadini per riqualificare Campo di Marte nel quartiere Saione di Arezzo. Sono questi i due progetti aretini  vincitori del bando “Giovani e...

La nuova vita delle Case di Paese di Cortona per incoraggiare le iniziative dei giovani e l'impegno dei cittadini per riqualificare Campo di Marte nel quartiere Saione di Arezzo. Sono questi i due progetti aretini vincitori del bando “Giovani e beni comuni”, promosso da Cesvot e finanziato da Regione Toscana – Giovanisì, in accordo con il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. Grazie ad un finanziamento complessivo di 140mila euro (5 mila euro vanno ad ogni progetto), 98 associazioni di volontariato della Toscana potranno, in sinergia con 130 soggetti pubblici e privati, recuperare e restituire alla collettività beni immobili dismessi, giardini e spazi abbandonati ma anche memorie, tradizioni e saperi andati perduti.

Due, infatti, le condizioni poste dal bando: che i progetti sollecitassero il protagonismo giovanile e fossero presentati da un gruppo di almeno tre associazioni col sostegno di una rete di partner tra istituzioni, amministrazioni locali ed enti non profit.

“Da casa nasce casa: protagonisti i giovani” è il progetto promosso dall'associazione L'Arca. Cuore del progetto sono tre realtà del Comune di Cortona: le Case di Paese di Terontola ed Ossaia e la Sala Civica di Centoia che, proprio nello svolgimento del progetto, diverrà una nuova Casa di Paese. Grazie a un patto di collaborazione con l'amministrazione comunale la prima azione concreta sarà riqualificare qui il campo di calcetto.

I giovani dai 14 ai 35 anni sono i destinatari e i promotori del progetto e affiancheranno le associazioni coinvolte nella cura dei beni comuni rappresentati dalle Case di Paese e proporranno iniziative in collaborazione con l'associazione L'Arca che si occupa di percorsi educativi e di inclusione sociale, con l'Associazione "Diamo gusto alla vita" di Camucia che si occuperà principalmente di organizzare eventi sportivi e concorsi musicali rivolti ai giovani e l'associazione di volontariato e promozione sociale "Auser Camucia", che coinvolgerà cittadini anziani nel progetto che diventa così intergenerazionale.

Attorno a tavoli di lavoro e confronto nelle tre Case di Paese, i giovani proporranno idee a partire dai propri bisogni e organizzeranno attività ed eventi sia di svago che di impegno civico, in un percorso di responsabilizzazione, attenzione verso se stessi ed il mondo che li circonda, uniti nella volontà di rafforzare i legami di comunità e insieme riqualificare alcuni beni comuni. Il secondo progetto aretino vincitore del bando ha per capofila Legambiente, circolo Eta Beta che insieme ad altre associazioni hanno intenzione di riqualificare una parte del quartiere Saione di Arezzo considerata particolarmente critica, quella di Campo di Marte, in collaborazione con il Comune di Arezzo.

Nell'area sono stati registrati episodi di delinquenza, spaccio, degrado, malcontento degli abitanti ma anche la nascita di una forza propositiva guidata dal Nuovo Comitato Saione, formato da cittadini e associazioni, impegnato nell'ascolto dei bisogni, dei problemi e delle proposte. Il progetto prevede la realizzazione di incontri pubblici per raccogliere idee e attivare iniziative a partire dalla riqualificazione della “casina” dei giardini pubblici oggi semiabbandonata. Tra le iniziative che saranno proposte ci sarà una “Festa di vicinato” con la presentazione degli interventi di risistemazione e animazione. “I giovani sono chiamati ad essere cittadini attivi e protagonisti di una comunità aperta, in collaborazione con l'amministrazione – dice Leonardo Rossi, presidente della Delegazione Cesvot di Arezzo - integrando le molteplici offerte del territorio, ben rappresentate dai numerosi e trasversali partner che hanno subito deciso di aderire ai progetti. Oltre all’importante attivismo del mondo giovanile i percorsi presentati sono concreti e radicati sul territorio per riuscire a recupero e valorizzazioni diversi beni comuni. Il volontariato si dimostra una volta di più chiave di volta per connettere le persone al territorio in favore di tutta la collettività”.

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