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Al via i "Giochi senza Frontiere" del Valdarno

Sfida e divertimento tra le undici squadre dei comuni del territorio

Un tuffo nella storia della “Nuove Terre”, tra divertimento e solidarietà. Tutto è pronto per l’undicesima edizione di Valdarno Gioca, i Giochi Senza Frontiere del Valdarno che si aprono ufficialmente mercoledì 31 luglio a San Giovanni Valdarno, per proseguire giovedì 1 e venerdì 2 agosto a Pian di Scò. Ieri mattina la presentazione in conferenza stampa che ha riunito gli organizzatori, i rappresentanti di tutte le amministrazioni comunali, dei partner e i giocatori. Come gli anni passati, le formazioni si affronteranno in un confronto goliardico tra mitici giochi di acqua e di terra, ispirati al famoso programma televisivo degli anni novanta. Un progetto nato nel 2009 da un gruppo di giovani di Pian di Scò iniziato come "Giochi Senza Frontiere Piandiscoesi" e da tre anni allargato a tutto il Valdarno.

Valdarno Giova è una manifestazione all’insegna del valore del gioco sano e aggregativo attraverso una sfida goliardica e divertente tra comuni del Valdarno superiore. A sfidarsi quest’anno saranno ben undici squadre, ognuna in rappresentanza di un comune del territorio: Cavriglia entra a far parte delle formazioni protagoniste con le veterane Bucine, Castelfranco Piandiscò, Loro Ciuffenna, Figline e Incisa Valdarno, Laterina Pergine Valdarno, Montevarchi, Reggello, Rignano, San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini. “L’alba delle Nuove Terre” è il filo conduttore dell’undicesima edizione dei Giochi, che nascono anche con l’obiettivo di valorizzare il territorio del Valdarno e la sua storia. Dopo un approfondimento preistorico dell’anno scorso sulle orme del Mammuthus Meridionalis, quest’anno le sfide avranno un carattere medievale, in omaggio appunto alle “Terre Nove” fiorentine, città pianificate e costruite nel medioevo a partire dal 1299 secondo un progetto ben definito da parte di Firenze per garantirsi tranquillità e controllo sulla vallata dell’Arno al confine con Arezzo. Nacquero così Castel San Giovanni, Castelfranco di Sopra e Castel Santa Maria, ovvero l’attuale Terranuova Bracciolini. A metà del 1300 doveva essere edificata anche un’altra, Giglio Fiorentino, nella Valdambra, ma il progetto non fu mai portato a termine. Alla conferenza stampa, che si è tenuta presso il museo paleontologico di Montevarchi, si è svolta anche la tradizionale investitura ai capitani di ogni squadra da parte dei rappresentanti della rispettive amministrazioni. I giocatori si stanno allenando da settimane, lo spirito e la determinazione hanno coinvolto tutti i partecipanti, uniti con l’obiettivo di divertirsi e di divertire gli spettatori.

“Un’iniziativa capace di accendere in chiave folkloristica il campanilismo valdarnese, valorizzare le tradizioni locali e abbattere le tante frontiere presenti oggi attraverso il coinvolgimento di tutti, senza nessuna distinzione”, spiegano gli organizzatori.

“I Giochi nascono per valorizzare il territorio e ogni anno viene scelto infatti un tema che unisce tutto il Valdarno, con il supporto dell’Accademia Valdarnese del Poggio, senza dimenticare l’aspetto sociale”, spiega il Presidente onorario dell’associazione Andrea Sassolini.

Valdarno Gioca, infatti, è un’occasione anche per passare alcuni messaggi di promozione del gioco sano e di cooperazione, un progetto che unisce il divertimento alla solidarietà e all’impegno sociale. Quest’anno c’è il patrocinio di Anci Toscana per le attività contro ludopatie e bullismo, mentre i “fiorini” che saranno donati dagli spettatori all’ingresso delle serate saranno devoluti al gruppo dei volontari dell’AVO Valdarno, che si occupano anche dell’attività di clownterapia e animazione per i bimbi presso l’Ospedale della Gruccia di Montevarchi. “Un ringraziamento all’organizzazione per questa speciale collaborazione. La nostra associazione aiuta a sperimentare sensazioni , pazienza e dedizione con l’obiettivo di aiuto agli altri” ha commentato Giovannella Massi in rappresentazione di Avo Valdarno. “Un esempio per tutti di uno spettacvolo di giochi consapevoli e di divertimento per aiutare a contrastare il gioco d’azzardo patologico e le barriere del bullismo”, le parole di Simona Neri, referente di Anci Toscana.

Il programma dell’undicesima edizione

L’iniziativa prenderà il via mercoledì 31 luglio alle ore 18 in piazza Cavour a San Giovanni Valdarno con giochi per grandi e piccoli nel “Villaggio dei balocchi”, accompagnati dalla musica e folclore dei Ragazzi d’Arnolfo. A seguire la sfilata lungo Corso Italia guidati dal gruppo di Laterina Medievale che condurrà le squadre e i partecipanti verso le piscine di Las Vegas, dove alle ore 21 si apriranno ufficialmente le sfide. Giovedì 1 agosto, invece, l’appuntamento è con i giochi di terra che si terranno allo stadio comunale di Pian di Scò a partire dalle ore 21, preceduti dalla sfilata per le vie del paese. Gran finale venerdì 2 agosto sempre a Pian di Scò con la cena a tema “Maialata 3.0” presso la tensostruttura nella zona dei campetti, all’insegna del rispetto dell’ambiente con una ‘cena senza plastica’. A seguire la proclamazione e premiazioni dei vincitori.
Nella pagina facebook di Valdarno Gioca ( https://www.facebook.com/ValdarnoGioca/ ) è caccia ai voti da parte delle squadre con i simpatici video di presentazione che saranno giudicati dalla giuria di questa edizione e contribuiranno, quindi, al punteggio che determinerà la classifica finale. Alle sfide tra i paesi del Valdarno Superiore possono assistere tutti, l’ingresso è ad offerta. Per la cena di venerdì 2 agosto è richiesta l’iscrizione contattando il numero telefonico nel programma. Sarà possibile seguire le tre serate dell’evento con foto, video e le dirette delle sfide sulle pagine facebook e instagram (https://www.instagram.com/valdarnogioca/). 

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