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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ghinelli firma l'appello di Danzica: "Stop al commercio con la Russia. Crisi energetica? Si gestisce"

Il primo cittadino raccoglie l'invito della sindaca polacca Aleksandra Dulkiewicz agli omologhi di tutta Europa: linea dura nei confronti di Russia e Bielorussia

Arezzo fa un altro passo verso l'Ucraina, dopo la partecipazione alla grande manifestazione di Firenze, e condanna fermamente la Russia. Tanto che il sindaco Ghinelli ha aderito all'appello del sindaco di Danzica che chiede, peraltro, di interrompere tutte le relazioni commerciali dell'Occidente con Russia e Bielorussia. “Non ho esitato un attimo a firmare l’appello congiunto dei sindaci europei ai governi d’Europa e alla Commissione affinché si potenzino gli sforzi per porre fine alla guerra russo-ucraina. Una condanna ferma e decisa e al contempo una richiesta forte di pace e di riconoscimento del diritto dell’Ucraina a decidere del proprio futuro", dice Ghinelli.

E Il sindaco continua: "Da molte parti e da molti Stati si moltiplicano le azioni umanitarie e di solidarietà rivolte a quella popolazione, ma è tempo anche per l’Unione Europea di intervenire in maniera più decisa per facilitare la risoluzione di un conflitto che sta mietendo troppe vittime innocenti e sta pericolosamente mettendo a rischio la stabilità del nostro mondo, con effetti assolutamente devastanti per tutti”.

L’appello firmato dal primo cittadino di Arezzo è stato promosso dal sindaco di Danzica Aleksandra Dulkiewicz che in due giorni ha raccolto centinaia e centinaia di adesioni nel Continente.

I sindaci europei che hanno aderito, tra cui quello di Arezzo, chiedono così ai propri governi e alla Commissione Europea di "agire immediatamente per costringere il governo russo ad aprire corridoi umanitari e cessare ogni azione militare contro i civili e si esorta l’Europa a elaborare e adottare rapidamente decisioni riguardanti l’accoglienza e la ricollocazione dei rifugiati per una risposta il più efficace possibile alle emergenze nella gestione delle crisi".

C'è poi la richiesta di fermare tutte le relazioni commerciali con la Russia e la Bielorussia finché l’esercito russo non si ritirerà dall’Ucraina. Una scelta pesante, della quale i sindaci si dicono consapevoli nella certezza che l’Europa possa da sola essere in grado di gestire la possibile crisi energetica in un’ottica di solidarietà. Nel documento si chiede anche l'immediato rilascio dei sindaci catturati e detenuti di Melitopol e Dniprorudne, città ucraine conquistate dai russi. “Abbiamo lavorato per decenni - conclude Ghinelli - e costruito insieme un’Europa di dialogo, di scambio e di pace. Dobbiamo continuare a credere in questa idea, unica garanzia di sviluppo e di crescita per i nostri popoli: dobbiamo fare il possibile per difenderla insieme”.

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