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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Gallorini di tutta Arezzo unitevi: in calendario la quinta "Gallorinata"

Eccoci arrivati alla 5ª “Gallorinata”, che si terrà il prossimo 2 giugno. Il ritrovo sarà alle 9,30 a Fonte Romana, tra Palazzo del Pero e San Cassiano. Poi, inizierà una breve passeggiata a piedi verso Galloro, l’antico castello che ha dato il...

Eccoci arrivati alla 5ª “Gallorinata”, che si terrà il prossimo 2 giugno. Il ritrovo sarà alle 9,30 a Fonte Romana, tra Palazzo del Pero e San Cassiano. Poi, inizierà una breve passeggiata a piedi verso Galloro, l’antico castello che ha dato il cognome ai Gallorini. Verranno illustrate le antiche vicende storiche del sito e dell’area circostante. L’itinerario prevede una sosta presso il Cimitero di San Cassiano, dove riposano tanti Gallorini.

Alle ore 11,30, nella Pieve di San Cassiano sarà celebrata una Santa Messa in ricordo degli antenati Gallorini e degli altri antichi abitanti della zona. Seguirà un piatto di spaghetti aglio, olio e peperoncino, gentilmente offerto dall’Oratorio “San Quirico” della Sassaia di Rigutino.

“Gallorinata”, fa rima con rimpatriata. Tutti i Gallorini sparsi nel mondo, che lo vorranno, torneranno a Galloro, da dove sono partiti qualche decennio o alcuni secoli fa.

Galloro era un fortilizio costruito nel medioevo a difesa di alcuni percorsi colleganti le importanti valli adiacenti.

Alcuni membri della famiglia feudataria del castello di Galloro, spesso notai, li troviamo testimoni o protagonisti in importanti documenti della storia di Arezzo e di Castiglion Fiorentino.

Nei secoli successivi, venuta meno l’esigenza dei castelli, rimanere a Galloro non era facile, vista la poca terra coltivabile a disposizione e la sua aridità. Pertanto, gli abitanti iniziarono a spostarsi nelle fertili campagne della Valle di Chio e della Valdichiana, più che altro nei vicini territori di Castiglioni e Arezzo. In un periodo in cui ancora non esistevano i cognomi, questi “montagnini”, furono individuati dal soprannome “etnico”, legato al luogo di origine: i “galorini”, “galurini” o “gallorini”. Tra il 1600 e il 1700, quando i cognomi iniziarono a essere attribuiti anche alle famiglie dei ceti medio-bassi, i parroci trasformarono l’antico soprannome in cognome. E arrivammo ai Gallorini.

Oggi solo nel comune di Arezzo abitano ben 482 Gallorini, che rappresentano statisticamente il terzo cognome del territorio comunale.

Dal territorio aretino i Gallorini si sono sparsi in tutto il mondo. Se molti li troviamo in Francia, altri sono in Inghilterra, in Germania, negli Stati Uniti, in Sud America, in Asia e altrove.

L’idea della “Gallorinata” è nata nel 1995 a don Virgilio Annetti, il parroco di Rigutino la cui madre si chiamava Domenica Gallorini. Tutti i Gallorini e i loro parenti ed amici sono invitati.

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