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Il ritorno a Galloro dei Gallorini del mondo: in calendario il settimo raduno

Il 1° giugno è in calendario l'evento che, come successo in passato, chiama a raccolta tutti i Gallorini

Soltanto ad Arezzo si contano ancora oggi più di quattrocento Gallorini e, a livello locale, è il terzo cognome più diffusso.

Partendo da questo assunto prende il via la settima edizione della Gallorinata, la mega rimpatriata organizzata proprio per chiamare a raccolta tutto il popolo Gallorini e conoscere meglio le origini di questa dinastia che, nei secoli, si è  sparsa in tutti gli angoli della provincia, della nazione e del mondo.

L'appuntamento è in calendario per il 1° giugno. Destinazione?
Ovviamente Galloro, la località nei pressi di Palazzo del Pero che ha dato il nome alla discendenza.

"I Gallorini provenienti da tutto il mondo avranno l’occasione per ritrovarsi - spiega Santino Gallorini - Anche i loro amici e chiunque ama ricercare gli antichi luoghi potranno partecipare. Come sempre, il ritrovo avverrà alle 9,30 a Fonte Romana, tra Palazzo del Pero e San Cassiano. Dopo i saluti e gli abbracci, una breve passeggiata a piedi porterà i partecipanti all’antico castelletto che ci ha dato il cognome. Là verranno ripercorse le antiche vicende storiche del fortilizio e del territorio limitrofo.  Ripartiti per San Cassiano, ci sarà una sosta al cimitero, dove riposano tanti antenati. Alle 11,30 don Virgilio Annetti celebrerà nella pieve di San Cassiano la messa in ricordo dei Gallorini e degli altri antichi abitanti della zona. Seguirà una bruschetta, una spaghettata con aglio, olio e peperoncino, penne al pomodoro, pane con prosciutto e anche con porchetta. Il tutto gentilmente offerto dall’oratorio “San Quirico” della Sassaia di Rigutino e da un Gallorini, che scopriremo lassù.".

Gallorinata, le immagini dell'ultimo raduno

Il tutto accompagnato dalla melodia di una fisarmonica che permetterà a tutti i partecipanti di immergersi ancora di più nell'atmosfera della festa e della convivialità. 

"Chi ha già partecipato lo sa: “Gallorinata”, fa rima con rimpatriata - proseguono gli organizzatori - I Gallorini sparsi nel mondo, che lo vorranno, torneranno a Galloro, da dove sono partiti qualche decennio o alcuni secoli fa. Galloro era un fortilizio costruito nel medioevo a difesa di alcuni percorsi colleganti le importanti valli adiacenti.

Alcuni membri della famiglia feudataria del castello di Galloro, spesso notai, li troviamo testimoni o protagonisti in importanti documenti della storia di Arezzo e di Castiglion Fiorentino.

Nei secoli successivi, venuta meno l’esigenza dei castelli, rimanere a Galloro non era facile, vista la poca terra coltivabile a disposizione e la sua aridità. Pertanto, gli abitanti iniziarono a spostarsi nelle fertili campagne della Valle di Chio e della Valdichiana, più che altro nei vicini territori di Castiglioni e Arezzo. In un periodo in cui ancora non esistevano i cognomi, questi “montagnini”, furono individuati dal soprannome “etnico”, legato al luogo di origine: i “galorini”, “galurini” o “gallorini”. Tra il 1600 e il 1700, quando i cognomi iniziarono a essere attribuiti anche alle famiglie dei ceti medio-bassi, i parroci trasformarono l’antico soprannome in cognome. E arrivammo ai Gallorini". 

In tutto oggi sono 482 i Gallorini che vivono nel comune di Arezzo ma molti vivono in Francia, Inghilterra, Germania, Stati Uniti, Sud America e Asia. 

L’idea della “Gallorinata” è nata nel 1995 a don Virgilio Annetti, il parroco di Rigutino la cui madre si chiamava Domenica Gallorini.

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