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Francigena, sette Regioni chiedono la candidatura a patrimonio Unesco

Toscana, Lazio, Liguria, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta insieme per ottenere l'inserimento della Via Francigena italiana nella lista del Patrimonio Unesco (World Heritage List). Con la firma di un protocollo d'intesa...

Toscana, Lazio, Liguria, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta insieme per ottenere l'inserimento della Via Francigena italiana nella lista del Patrimonio Unesco (World Heritage List).

Con la firma di un protocollo d'intesa sottoscritto questa mattina a San Miniato (Pi) al termine della due giorni "La Francigena e i cammini", le sette Regioni toccate dall'antica via dei pellegrini si sono impegnate a salvaguardare e promuovere i tratti della Francigena attraverso un progetto organico di carattere nazionale finalizzato al riconoscimento del titolo UNESCO.

Molto deve essere fatto - a partire dall'individuazione esatta del tracciato della Francigena in tutti i territori, alla definizione delle particolarità socio-culturali-ambientali ad essa connesse e, soprattutto, al coinvolgimento di tutti gli enti pubblici coinvolti e della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco - ma il percorso è avviato e la Toscana è stata scelta come capofila del progetto in quanto già a capo del gruppo di lavoro che ha ottenuto l'iscrizione delle Ville e dei giardini medicei nell'elenco dei siti Patrimonio dell'umanità.

"Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto fino ad oggi e del riconoscimento che anche le altre Regioni partner ci hanno attribuito scegliendo la Toscana come capofila - ha detto l'assessore regionale alla cultura Monica Barni, che ha sottoscritto il protocollo a nome della Toscana - Adesso dobbiamo proseguire con determinazione e caparbietà verso il nostro obiettivo, per fare in modo che anche il sistema paesaggistico-culturale della Via Francigena venga riconosciuto Patrimonio dell'umanità dall'Unesco, così come è avvenuto nel 2013 per le Ville e giardini medicei".

La Toscana, capofila del progetto, sarà affiancata da un Comitato di coordinamento (composto da un referente politico ed uno tecnico per ciascuna Regione coinvolta), da una segreteria e dall'Associazione europea delle Vie Francigena, che effettuerà analisi preliminari al progetto di candidatura, elaborerà la documentazione necessaria e selezionerà la tratta da candidare più adeguata sotto il profilo scientifico. Il protocollo d'intesa per la candidatura della via Francigena a Patrimonio Unesco avrà durata di un anno.

A sottoscriverlo, oltre all'assessore Barni, anche l'assessore della Regione Lombardia Cristina Cappellini, l'assessore Emily Rini per la Val d'Aosta, l'assessore Antonella Parigi per la Regione Piemonte, Andrea Corsini per l 'Emilia Romagna, Emilio Tapinassi del MIBACT. Hanno aderito al protocollo anche Regione Lazio e Regione Liguria.

Nel corso della giornata conclusiva del convegno "La Francigena e i cammini" l'Associazione Toscana Via Francigena (ATVF) ha consegnato un riconoscimento a Giovanni Corrieri, pellegrino e appassionato di Via Francigena che da anni accoglie e accompagna a titolo gratuito altri pellegrini e turisti alla scoperta dell'itinerario e del territorio.

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