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Forze dell'ordine e obbligo vaccinale. La prefetta: "Avvisi già inviati ma ad Arezzo pochi non in regola"

Per chi non si vaccina è prevista la sospensione del servizio senza alcun compenso oltre al ritiro dell'arma in dotazione e le manette

La situazione ad Arezzo, a quanto pare, sarebbe sotto controllo. “Abbiamo contezza di quanti, tra militari e agenti, ancora non abbiano provveduto alla vaccinazione - spiega la prefetta Maddalena De Luca - però abbiamo buone ragioni di ritenere che non vi saranno né difficoltà né abbandoni. Sì perché molte delle resistenze sono legate più a fattori di paura personale che convinzioni radicate. Per questo riteniamo che la situazione andrà verso una direzione specifica”. Come noto, dal 15 dicembre è scattato l’obbligo vaccinale per forze dell’ordine e personale scolastico. E se il mondo della scuola ha già dimostrato di essere animato da una pluralità di voci, quello delle forze dell’ordine non fa eccezione. “Ad Arezzo non sono molti i professionisti di questo comparto che non hanno fatto il vaccino - spiega la prefetta - comunque ciascuno di essi, poche decine, è stato raggiunto da un richiamo dove viene invitato a mettersi in regola con quanto previsto dalle direttive. Se ciò non avverrà scatterà la sospensione”. Scenario che però, a quanto pare, per la realtà locale dovrebbe essere molto remoto.

La circolare del ministero dell’Interno

Nei giorni passati è arrivata presso le questure e caserme la circolare 'Comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico’. Nel documento si legge come "l'adempimento dell'obbligo vaccinale comprende il ciclo vaccinale primario e, a far data dal 15 dicembre 2021, la somministrazione della successiva dose di richiamo da effettuarsi nel rispetto delle indicazioni e dei termini previsti dalla circolare del Ministero della Salute”. L'obbligo riguarda anche gli assenti dal servizio. "Il giorno 15 dicembre il personale tutto, anche se assente per legittimi motivi, dovrà produrre al responsabile della propria struttura la documentazione attestante l'adempimento dell'obbligo vaccinale”. Se tale documentazione non arriverà, l'amministrazione competente dovrà invitare "senza indugio, l'interessato a produrre entro 5 giorni dalla ricezione dell'invito" la documentazione richiesta. Per chi non si vaccina, non solo è prevista la sospensione del servizio senza alcun compenso, ma anche il ritiro temporaneo della "tessera di riconoscimento, la placca, l'arma in dotazione e le manette”. Multe salatissime, inoltre, per chi viene scovato a lavoro seppur non vaccinato. "Lo svolgimento dell'attività lavorativa in violazione dell'obbligo vaccinale è punito con la sanzione del pagamento di una somma da euro 600 a euro 1.500". Ma verrà multato anche chi non controlla, con sanzioni da 400 a mille euro.

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