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Fondazione Comunità, partono i lavori. Ghinelli: "La prima grande prova sarà l'accoglienza dei profughi dell'Ucraina"

In attesa delle decisioni ministeriali sull'arrivo dei profughi la Fondazione si prepara. Tanti: "Saremo una cabina di regia. Adesso al lavoro su tutti i fronti"

"La prima grande prova per la Fondazione sarà l'accoglienza dei profughi ucraini. Proprio su questo fronte mi aspetto un grande impegno". Con queste parole il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli ha salutato l'avvio ai lavori della Fondazione Arezzo Comunità, la terza fondazione della città, quella che si occuperà di welfare. Una realtà che vuole mettere insieme pubblico e privato, per fare sistema e affrontare così le necessità che emergono dal sociale, trasformando il rapporto fino ad oggi esistito tra il Comune e il terzo settore. 

"Fra i suoi primi obiettivi - spiega il Comune in una nota - c'è quello di dare servizi a chi dà servizi sostenendo il volontariato ed il terzo settore nelle loro esigenze, supportandolo nella partecipazione ad ogni genere di bando, sviluppando l’elaborazione di progetti di rete e le campagne di fundraising".

Il sindaco Ghinelli ha parlato di un "Importante traguardo" raggiunto dalla città con questa terza fondazione. "L’adesione di tante realtà del terzo settore è testimonianza della generosità e solidarietà che contraddistinguono la nostra città - ha sottolineato il primo cittadino - e in questo momento particolare e drammatico che stiamo vivendo sono certo che, proprio grazie alla neonata fondazione e nel momento in cui ne verranno stabilite le modalità, saremo saremo capaci di rispondere concretamente alla richiesta di aiuto del popolo ucraino”.

Lucia Tanti, vicesindaco di Arezzo e presidente della Fondazione, non ha nascosto l'entusiasmo nel varare questo progetto definito "coraggioso".

"Tiene insieme - ha sottolineato Tanti -  pubblico, privato e privato sociale per costruire un nuovo modello e un nuovo stile nelle politiche di coesione sociale. La Fondazione Arezzo Comunità è, a suo modo, un'opera pubblica fatta di persone, di passioni e di intelligenze. Questo strumento metterà a sistema il presente e preparerà il futuro, progetterà e gestirà servizi innovativi il più possibile fatti su misura, immaginerà concretamente l'Arezzo dei prossimi 50 anni. Si tratta di una sfida, unica in Italia, che mette a disposizione una piattaforma comune capace di tenere insieme la "grande Arezzo" impegnata nel terzo settore e nel volontariato nel rispetto delle singole identità, nel solco di una tradizione capace di farsi contemporanea e nella consapevolezza che "insieme si va più lontano". Per la prima volta questo stare insieme non è per fare piccoli passi, ma è per costruire una lunga strada di welfare generativo che supera i vecchi modelli e ne costruisce di innovativi. La città ha compreso la sfida, oggi sta a noi scrivere pagine nuove che parlino a tutti gli aretini".

Tra gli obiettivi della Fondazione c'è anche quello di dotare l'amministrazione comunale di un dinamico "ufficio studi" che monitorizzi servizi e opportunità e che, grazie alla collaborazione tra tutti i soggetti in campo (dai volontari al comitato tecnico scientifico) e al confronto con esperienze nazionali ed internazionali di rilievo, possa proporre azioni di innovazione sociale capaci di andare sempre più incontro alle mutate esigenze e ai diritti dei singoli cittadini e della comunità locale.

Fra le ambizioni quella di gestire, in nome e per conto dell'amministrazione comunale, servizi innovativi andando oltre gli schemi, in alcuni casi estremamente rigidi, a cui gli enti locali sono sottoposti e che non sempre sono adatti a rispondere alle necessità, sempre più plurali e "spezzettate", delle singole persone.

Il consiglio di amministrazione, guidato di Lucia Tanti (presidente), è composto da Stefano Parati (vice presidente), Andrea Fratini (consigliere delegato), Gabriella Rossi (consigliere) e Enrico Maria Stopponi (consigliere). Sono già operativi il direttore Alfredo Provenza e Monica Puzzella (revisore dei conti). Nei prossimi mesi altri due membri entreranno a far parte dell'organo: saranno la rappresentanza di tutte le associazioni che sono entrate a far parte della Fondazione. 

Sono soci fondatori il Comune di Arezzo, la Casa Pia Vittorio Fossombroni, la Casa Thevenin, la Fondazione Aliotti e la Fraternita dei Laici Arezzo.

Hanno aderito come soci di partecipazione Ancos Aps Arezzo, l’Associazione Autismo Arezzo, l’Associazione Crescere, l’Associazione Delfosub Club Onlus, l’Associazione “Era”, l’Associazione I Care Arezzo ODV, l’Associazione “Per Talea” Associazione di genitori adottivi e affidatari, l’Associazione Sempre Positivi, il Calcit Arezzo, il Centro Sportivo Italiano Comitato di Arezzo, Cisom - Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta, la Fondazione Monnalisa, la cooperativa Koinè, la Croce Bianca Arezzo, la Croce Rossa Italiana Comitato Arezzo, la Misericordia di Arezzo, il Mumec - Museo dei Mezzi di Comunicazione, Progetto 5 Arezzo, Tecla odv.

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