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Flash mob dalla parte dei diritti

Questo pomeriggio in piazza San Jacopo

Un flash-mob statico e nel rispetto delle normative anti Covid-19 per manifestare la necessità di una legge contro l’omo-bi-trans-lesbofobia e la misoginia. Si è svolto questo pomeriggio ad Arezzo e in altre 54 città italiane: si è trattato di una mobilitazione nazionale “dalla parte dei diritti” che ha visto la comunità Lgbti+ e chiunque ne sia alleato/a scendere in piazza anche ad Arezzo così come in altre 54 città italiane da nord a sud.

"Nei prossimi giorni - spiega Arcigay Chimera Arcobaleno - il Parlamento sarà impegnato nella discussione della proposta di legge presentata dall’onorevole Zan ed è arrivato il momento per l’Italia di seguire l’esempio degli altri Paesi europei perché da troppi anni è attesa una legge seria ed efficace per contrastare la violenza e le discriminazioni verso le persone gay, lesbiche, bisex, trans e le donne, una legge che tuteli le vittime con risorse adeguate e politiche concrete di prevenzione, informazione ed educazione.

Perché serve una legge a tutela dall’omotransfobia? Perché le violenze e le discriminazioni verso le persone LGBTI+ e le donne sono una realtà quotidiana. L’ultima ricerca dell’Agenzia Europea dei Diritti Fondamentali sulle persone LGBTI+ in Italia, infatti, evidenzia che il 62% evita di prendere per mano la persona amata e il 30% non frequenta alcuni luoghi per paura di subire aggressioni; il 23% dichiara di aver subito discriminazioni sul lavoro, il 32% di aver subito almeno un episodio di molestia nell’ultimo anno e l’8% un episodio di aggressione fisica negli ultimi 5 anni. Solo 1 persona su 6 ha denunciato questi episodi, dimostrando quanto il fenomeno sia ufficialmente sottostimato".

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