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Coronavirus, si conclude dopo due mesi la collaborazione tra Centro chirurgico toscano e ospedale San Donato

Una sinergia che ha permesso ai chirurghi ospedalieri di effettuare oltre cinquecento interventi chirurgici nella struttura aretina

Si chiude dopo oltre due mesi di lavoro la collaborazione fra l’ospedale San Donato e il Centro Chirurgico Toscano. Una sinergia che ha permesso ai chirurghi ospedalieri di effettuare oltre cinquecento interventi chirurgici nella struttura aretina. La robotica in primis, ma un ampio ventaglio che va dalla chirurgia generale all’urologia, dalla ginecologia alla chirurgia vascolare fino all’otorinolaringoiatria, sono il frutto di questi intensi e complessi giorni.

“Siamo giunti alla fine di quella che non esito a definire come una grande avventura- racconta il dott. Stefano Tenti, Direttore Generale del Centro Chirurgico Toscano- che ha portato una reciproca soddisfazione. L’impegno messo in campo è stato tanto e ci tengo a ringraziare tutti coloro che ogni giorno si sono battuti per ottenere questi risultati. Un altro dato che voglio sottolineare è che non ci sono state spese aggiuntive a quanto era già stato preventivato”.

Dopo il massimo dirigente del Centro Chirurgico Toscano è stato il turno del dott. Antonio D’Urso, Direttore Generale dell’Asl Toscana Sud-Est ha prendere la parola: “Mi sento di confermare le parole del dottor Tenti  per quanto riguarda la soddisfazione di quanto abbiamo ottenuto in questa collaborazione. Ci tenevamo a non  smettere di offrire le nostre prestazioni alla cittadinanza aretina e così è stato. Certo abbiamo dovuto limitare all’urgenza e a ciò che non era rinviabile, abbassando il numero degli interventi che normalmente si effettuano al San Donato in queste branche chirurgiche, ma è stata un lavoro molto soddisfacente. Da cittadino ci tengo anche a dire che grazie a questa collaborazione il Centro Chirurgico Toscano non è dovuto ricorrere alla cassa integrazione e questa è una cosa molto positiva anche per la città. Tutto quanto è stato speso era già nel budget per il privato accreditato che abbiamo stabilito ad inizio anno”. Ad esporre i dati ci ha poi pensato il dott. Michele De Angelis, Direttore del reparto di Urologia del San Donato ed autentico motore di questa operazione. “I numeri ci soddisfano in pieno, soprattutto quelli della robotica. In un momento così complicato riuscire a lavorare quotidianamente per i cittadini è una grande soddisfazione.”  

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