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Attualità Castiglion Fibocchi

Filastrocche per raccontare Castiglioni e la pandemia. Il libro testimonianza scritto dai bambini

Ogni bambino della scuola dell’infanzia e delle elementari ha trovato sul proprio banco il libro delle filastrocche

Un libro di filastrocche, nate dalla creatività di ciascun piccolo alunno, che raccontano la vita nella loro Castiglion Fibocchi. Si è concluso oggi il progetto di scrittura creativa e disegno lanciato dall’assessorato alla scuola e alla cultura per i 100 anni dalla nascita di Gianni Rodari. Ogni bambino della scuola dell’infanzia e delle elementari ha trovato sul proprio banco il libro delle filastrocche scritte da ciascuno dei giovanissimi cittadini e raccolte per la prima volta in un volume.

"È stato emozionante - spiega il sindaco Marco Ermini - leggere i loro pensieri su Castiglioni. Traspare sempre presente il virus che ha modificato le nostre giornate, ma soprattutto le loro. C’era una, due, tre...volte Castiglioni rimarrà testimonianza vera di questo periodo che sicuramente i bambini del futuro studieranno nei loro libri di storia. L’amministrazione ha deciso che sarà il regalo istituzionale da parte di tutti i castiglionesi a chi verrà a visitare il nostro piccolo borgo. Doveva essere il nostro regalo per i bambini, ma sono stati proprio loro a farne uno grande a tutti noi. L’amministrazione insieme all’istituto comprensivo Giorgio Vasari di Arezzo, investe molto sul polo scolastico presente sul territorio con l’avvio anche del processo di istituzione di nuova scuola statale dell’infanzia per concludere il ciclo didattico fino alla scuola secondaria di primo grado. Un’attenzione particolare anche grazie all’associazionismo che attraverso donazioni al plesso rende la scuola al passo con i tempi. Venerdì scorso è stata consegnata la terza lavagna touch screen donata dall’associazione Fratres di Castiglion Fibocchi e Carnevale Figli di Bocco. Consapevoli che la denatalità ormai costante in Italia porta inevitabilmente al pericolo di non raggiungere i numeri sufficienti per mantenere le classi nei piccoli centri urbani, faremo di tutto perché i nostri numeri siano incrementati continuando ad investire sulla nostra scuola, se necessario anche con azioni politiche per far comprendere che i numeri ad oggi imposti porteranno inevitabilmente alla chiusura di scuole nei piccoli centri. Circostanza questa da scongiurare con tutti i mezzi. Un paese senza la scuola è un paese morto. Fondamentale la collaborazione di Estra e della Fratgernita dei Laici che hanno sostenuto il progetto". 

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