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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Festa Papà, Farnetani: "Né autoritario né permissivo e non chiamatelo mammo"

Il pediatra aretino, alla vigilia del 19 marzo, parla della figura attuale del padre

"Né autoritario né permissivo". Così deve essere l'equilibrio con cui dovrebbe muoversi un babbo nei confronti dei suoi figli. Alla vigilia della Festa del Papà il pediatra aretino Italo Farnetani ne traccia il ruolo all'interno delle famiglie: "Non chiamatelo 'mammo'".

 "Quando i genitori erano gli attuali bisnonni il rischio che correvano era di essere autoritari. Quando invece i genitori erano gli attuali nonni, anche come reazione alle rigidità educative e talvolta autoritarie della generazione precedente - quella degli attuali bisnonni - l'impostazione assunta è stata più protettiva. Ma soprattutto, questi padri erano impreparati a una maggior presenza genitoriale, alla condivisione di compiti e funzioni che fino ad allora erano state appannaggio quasi esclusivo delle donne".

Ad un certo punto, osserva Farnetani, c'è stata una sorta di "incertezza del ruolo paterno e fece sorgere la figura del 'mammo', come se il papà potesse solo 'vicariare' funzioni prerogativa della parte genitoriale al femminile. Ma la generazione degli attuali genitori ha per fortuna superato questa fase e identificato una migliore collocazione della figura paterna: non più autoritaria né permissiva o estremamente protettiva, appunto".

Il rischio di oggi? "E' la delega di diverse importanti attività proprie del ruolo di padre, ma anche di madre: i genitori odierni - spiega il pediatra - talvolta ricorrono sempre più spesso, anche per le esigenze di un mutato quadro del lavoro sia maschile e sia femminile, all'aiuto dei nonni, ai quali delegano ampi spazi educativi. E' un peccato, perché l'avanzamento dell'età media genitoriale, che ho sempre ritenuto un fatto positivo in quanto la maggiore età dei genitori porta a una maturità ulteriore, permetterebbe loro di muoversi maggiormente nell'ambiente e avere anche una maggior stabilità psicoaffettiva, perciò una maggiore capacità educativa".

Un consiglio per i papà moderni?

"Devono acquisire una maggior responsabilizzazione - suggerisce Farnetani - proprio per la maggior maturità che hanno, e devono essere consapevoli del loro ruolo di modello per i figli, maschi e femmine. Senza perdere l'identità di genere, entrambi i genitori devono trasmettere sicurezza ai figli dimostrando di essere in grado di condizionare l'ambiente e non di subirlo. Non mostrando incertezza, insicurezza, indecisione. I figli crescono, nel corpo e nella mente, che diventa sempre più in grado di compiere ragionamenti, pertanto hanno una maggiore capacità di esplorare l'ambiente. E in questa fase di crescita hanno bisogno di sicurezze, dei punti di riferimento rappresentati dai genitori".

E ancora "i genitori devono stare il maggior tempo possibile con i figli, portarli fuori casa, giocarci assieme, condividere il tempo libero le statistiche dimostrano che ormai non c'è più distinzione nella quantità di tempo libero che mamme e papà trascorrono con i figli, segno dell'emancipazione femminile e della parità di genere. E' questo un esempio positivo, ed è opportuno che i genitori stiano più tempo possibile con i figli e soprattutto si parlino. Ci deve essere un dialogo, è fondamentale per la spiegazione dei limiti che i genitori devono porre ai figli, per indicare loro la via da seguire, per la crescita. Ma soprattutto, condividendo la vita quotidiana, per fornire loro modelli di identificazione ed esempi da seguire e replicare".

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