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Famiglie Arcobaleno a confronto con Ghinelli: "La porta del Comune è aperta a tutti”, i genitori: "Ci rivedremo"

E poi il momento del faccia a faccia è arrivato. Questa mattina, come promesso, il primo cittadino di Arezzo Alessandro Ghinelli ha incontrato i rappresentanti delle Famiglie Arcobaleno. Coppie e genitori con piccoli hanno potuto stringere la...

E poi il momento del faccia a faccia è arrivato.

Questa mattina, come promesso, il primo cittadino di Arezzo Alessandro Ghinelli ha incontrato i rappresentanti delle Famiglie Arcobaleno. Coppie e genitori con piccoli hanno potuto stringere la mano al sindaco e confrontarsi con lui di temi quali il riconoscimento di diritti e tutela dei minori.

Un momento particolarmente atteso che, di fatto, è stato l'incipit al Toscana Pride (in partenza alle 16 dal Prato).

“E' stato un incontro cordiale”, ha commentato Ghinelli. “Ho conosciuto una realtà motivata e ben consapevole della propria presenza in città. Quello che è emerso è che il nostro territorio, la nostra società civile, accetta senza particolari atteggiamenti di discriminazione la loro realtà di coppia e di genitori. Ho percepito prima di tutto la ferma determinazione al pieno riconoscimento del ruolo genitoriale, la loro certezza di poter svolgere al meglio il compito di educatori nei confronti dei propri figli. E proprio i figli, il rispetto dei diritti dell'infanzia, l'attenzione alla sensibilità dei bambini sono stati al centro del nostro dialogo. A questi ultimi innanzitutto deve mirare l'impegno di tutti per una crescita corretta. La porta del Comune è aperta a tutti”.

Soddisfatte anche le Famiglie Arcobaleno.

"E' stato un momento positivo - racconta Laura Giuntini, portavoce delle Famiglie Arcobaleno Toscana - abbiamo chiesto di creare dei percorsi che possano mirare alla costruzione di una cultura attinente con la realtà. Le nostre famiglie sono una realtà. Esistono ci sono. E c'è bisogno di tenere presente anche le loro necessità. Abbiamo chiesto di portare avanti delle politiche di inclusione e di fare formazione nel personale che negli uffici accoglie le nostre famiglie ma, soprattutto, abbiamo chiesto di fare formazione nelle scuole".

Nella delegazione che questa mattina ha incontrato il sindaco c'erano anche Valentina e Areta. Da dieci anni dividono la loro vita e da qualche tempo a completare il loro amore è arrivato anche un figlio.

"Sì - racconta Valentina - da dieci anni siamo insieme. Ci siamo spostate in Inghilterra e a gennaio abbiamo fatto la trascrizione al registro delle unioni civili di Arezzo. Da poco la nostra famiglia si è allargata ed è arrivato nostro figlio. Biologicamente è Areta la madre ma, entrambe siamo le sue mamme. Cosa abbiamo chiesto oggi al sindaco? Di tutelare e di battersi affinché anche la nostra famiglia abbia gli stessi diritti di tutte le altre. Ad Arezzo le famiglie iscritte all'associazione Arcobaleno sono tre ma sappiamo che esistono altre coppie che al momento hanno scelto di non uscire pubblicamente. Oggi noi siamo qui anche per loro. Per abbattere quei pregiudizi che ancora dobbiamo affrontare".

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