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Guida all'arrivo dell'Esercito: presidio alla stazione? I soldati in hotel con parcheggio per jeep-camionette

I militari non possono operare arresti. Dovranno sempre essere accompagnati da poliziotti e carabinieri

Arezzo aspetta l'Esercito. La richiesta di adesione al progetto Strade Sicure è stata inoltrata a Roma: nelle prossime settimane è attesa la risposta del Viminale. Il ministero dell'Interno guidato da Matteo Salvini deciderà se Arezzo dovrà essere coinvolta e, se sì, il numero di uomini da inviare sul territorio, in base alla relazione che è stata fatta per Arezzo e alle disponibilità di forze.

Le tempistiche e le città toscane già coinvolte

E se la numerosità del contingente non è ancora chiara (ma è difficile ipotizzare un numero superiore alla decina di unità), è complicato anche pronosticare la durata della presenza dei soldati in città. Strade Sicure è iniziato esattamente 10 anni fa, nel 2008, con Ignazio La Russa ministro della Difesa. L’iniziativa riguarda oggi 38 città (in Toscana ci sono Firenze, Pisa, Prato, Siena, Lucca, Livorno, Pontedera e Cascina) e mira al contrasto della criminalità e alla protezione di obiettivi sensibili come luoghi di culto, storici o particolarmente affollati come aeroporti o stazioni e sensibili come i consolati in appoggio alla Polizia. Partita come operazione straordinaria, è però diventata strutturale. Rifinanziata dai Governi successivi, è attiva tutt'ora e lo sarà almeno fino alla fine del 2019.

In che punto? Gli scenari per Arezzo

Si è parlato a lungo di Saione come zona di pattugliamento. Occorrerà trovare il luogo adatto e che sia attinente con le finalità dell'operazione. Ad esempio, va individuata una piazza particolarmente frequentata, o giudicata pericolosa. Più probabilmente, la scelta potrebbe ricadere sulla stazione ferroviaria, che è a metà tra Saione e il centro e, in determinate ore, è anche piuttosto affollata. O, chissà, piazza Guido Monaco. Difficile ipotizzare altri luoghi: ambasciate non ce ne sono ed avrebbe poco senso presidiare la basilica di San Francesco o piazza Grande.

Non in caserma, ma in albergo

Dove alloggeranno i soldati? Non è ancora chiaro. Ma non dovrebbero essere sfruttate strutture militari come caserme dei carabinieri. I militari dell'Esercito saranno alloggiati in un albergo. E dovrà essere anche una struttura attrezzata con un parcheggio idoneo per la rimessa dei mezzi, come jeep e camionette.

L'impiego insieme alle altre forze dell'ordine

Uno dei nodi cruciali della diatriba sull'arrivo dell'Esercito è l'effettiva utilità dei soldati, aldilà dell'immagine di "militarizzazione di una zona" che dovrebbe fungere da deterrente per i criminali (ma anche su questo punto, le teorie sono contrastanti). I militari, per quanto armati di tutto punto, non possono nemmeno operare un arresto. Dopo aver fermato un delinquente, infatti, devono attendere l'arrivo dei poliziotti o dei carabinieri per ammanettarlo. Il punto è - come sottolineato a suo tempo dal sindacato di Polizia Siulp - non basterebbero questi ultimi, magari con l'innesto di forze fresche - a far tutto il lavoro?

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