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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il Carnevale, la Setteponti e la ripresa post Covid. Marco Ermini racconta la sua Castiglion Fibocchi

Una terra dove hanno trovato casa eccellenze dell’imprenditoria ma anche realtà creative che vantano una notorietà nazionale

Percorrendo la Setteponti in direzione nordovest, poco dopo aver risalito le sponde dell’Arno da Ponte Buriano, si giunge a Castiglion Fibocchi. 2.083 anime, un borgo medievale aggrappato alle pendici del Pratomagno, una grinta tutta aretina e un’operosità vivacissima capace di dare vita a realtà, associazionistiche e imprenditoriali, uniche nel loro genere. “Siamo una terra di mezzo - spiega Marco Ermini, sindaco eletto nel 2019 e alla sua prima esperienza amministrativa - gli abitanti si sentono molto più legati all’Aretino che al Valdarno ma, di fatto, apparteniamo all’Unione dei Comuni del Pratomagno e abbiamo anche dei legami con una parte del Casentino visto che confiniamo con Talla. Insomma un po’ di tutto”. Un mix esplosivo che nei secoli ha modellato una terra dove hanno trovato casa eccellenze dell’imprenditoria ma anche realtà creative che vantano una notorietà nazionale. Tra queste ultime c’è il gruppo dei Figli di Bocco che, ogni anno, si occupa della realizzazione del celeberrimo carnevale dove maschere e costumi spettacolari trascinano gli avventori in un’atmosfera magica. “Siamo al lavoro per l’edizione 2021 - spiega il sindaco - lo scorso martedì si è svolta una riunione durante la quale, con la partecipazione del prefetto, abbiamo definito gli aspetti relativi alla sicurezza e alle disposizioni anti contagio. Sicuramente ci saranno delle novità ma per scoprirle attendiamo il nulla osta degli organizzatori i quali stanno mettendo anima a corpo in questo grande progetto che, nella sua ultima edizione, ha visto la partecipazione di oltre 5.000 persone”. All’indomani dei terribili mesi dell’emergenza Covid, i castiglionesi riprendono i propri spazi e la propria routine cercando di lasciarsi alle spalle zone rosse e lockdown. “Sono state settimane pesanti - prosegue il sindaco - quando sono stato eletto ero consapevole che avrei avuto una grande responsabilità perché amministrare la cosa pubblica non è mai lavoro di poco conto. Però, nonostante questa consapevolezza, mai avrei pensato di gestire un’emergenza sanitaria come quella Covid. Per fortuna abbiamo saputo fare squadra e i castiglionesi hanno dimostrato la loro faccia migliore rendendosi disponibili per ogni impellenza. Oggi siamo un territorio Covid free e, sebbene abbiamo avuto i nostri bei problemi e nostri lutti, tentiamo di guardare al futuro con positività”.

Turismo, ambiente e scuola sono tre degli aspetti sui quali l’amministrazione Ermini ha concentrato i propri sforzi. “Tra gli abitanti di Castiglion Fibocchi ce ne è uno particolare che è la Setteponti - spiega - questa grande arteria della comunicazione è un’entità con la quale abbiamo imparato a convivere seppure con qualche conflitto. Lungo la strada si trovano buona parte delle attività produttive e commerciali e ci stiamo adoperando per dare la possibilità di crearne delle nuove. Ma la Setteponti è anche una risorsa dal punto di vista turistico. Il cammino che si snoda lungo questo tracciato è paesaggisticamente stupendo e può essere un volano per intercettare una certa fascia di turisti. Una risorsa, quella ambientale, che abbiamo cercato di tutelare anche implementando il sistema di raccolta differenziata. In questo senso abbiamo intrapreso un percorso che, lo dicono con orgoglio, ha portato risultati sorprendenti. Partivamo da percentuali drammatiche e oggi, invece, abbiamo superato il 68 per cento di raccolta. Questa è una vittoria dei castiglionesi e non dell’amministrazione. E poi la sfera scolastica. L’emergenza Covid ci ha mostrato come i nostri ragazzi siano stati tra coloro che più hanno subito le limitazioni imposte dalla pandemia. Per conto nostro, abbiamo fatto di tutto per fare investimenti sugli istituti e sulle strutture in uso. Inoltre, mi sono fatto portavoce del problema riguardante il numero minimo degli studenti per classe. Il nostro è un piccolo comune e la crescita demografica non conta numeri alti. Questo implica meno bambini e, purtroppo, anche problematiche sul mantenimento dei presidi scolastici. Alla luce di quanto vissuto durante l’emergenza sanitaria è doveroso intraprendere una revisione che possa andare verso un mantenimento dei plessi”.

L'intervista completa al sindaco Marco Ermini

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