Equinozio di Primavera e la vittoria della luce
Riceviamo e pubblichiamo un contributo di Pier Antonio Bacci.
Era una triste alba del 20 Marzo del 2008 quando mi misi a riflettere su quello che stava accadendo in Italia e nel mondo.
Anche allora era l’Equinozio di Primavera di un anno bisestile, un anno che ereditava l’importante crisi finanziaria mondiale scoppiata nell'agosto del 2007, a cui seguì una grande recessione che caratterizzò il 2008 per una impensabile crisi industriale, il fallimento di Lehman Brothers del 15 settembre, una drammatica contrazione economica e produttiva globale.
Solo nel 2010 iniziò la ripresa economica.
Oggi è il 20 Marzo 2020, ancora l’Equinozio di Primavera di un anno bisestile, ancora una grande crisi, ma di proporzioni immensamente più grandi e pericolose perché il nemico è sconosciuto ed è la prima volta che, dopo le guerre mondiali, tutte le nazioni si fermano e “tutti stanno in casa”.
Il 20 Marzo 2020 segna per noi la fine del tempo astronomico dei Pesci per entrare nel segno dell’Ariete, mentre la Chiesa Cattolica commemora le Cinque Piaghe di Gesù.
Quest’anno bisestile ci vede in preda di giustificate paure per un nemico invisibile e sconosciuto, in un futuro illeggibile e difficile da prevedere per un’economia globale in caduta libera e per un’insicurezza generale mai provata, almeno dalle generazioni che hanno avuto la fortuna di non vivere la guerra.
Eppure in ogni cosa e in ogni momento ci sono segni e simboli da percepire e decifrare, perché l’Equinozio di Primavera 2020 è un “crogiuolo alchemico” dove una rosa sboccia sempre nel punto d’intersezione della vita, dove il passaggio nel segno dell’Ariete realizza un fenomeno astronomico che porta il Sole allo Zenit sull’Equatore, per cui la durata del giorno e della notte sono identiche.
Infatti i latini la chiamavano “aequa-nox”, descrivendo il perfetto equilibrio tra giorno e notte, non deve quindi sembrare strano che il segno astronomico dell’Ariete significhi “inizio”, quello che avvia le cose e le origina, un simbolo di rinascita.
Il 20 Marzo 2020 è per noi un giorno particolare, non roseo per la situazione mondiale che ci trova tutti coinvolti, ma da domani le giornate cominceranno ad allungarsi risvegliando la natura nel simbolo universale della vittoria della Luce sulle Tenebre.
In molte nazioni l’Equinozio di Primavera segna l’inizio del nuovo anno, un capodanno che sia anche per noi un giorno di gioia, di speranza e di futuro.
I momenti difficili della vita hanno sempre la magica capacità di stimolare l’entusiasmo, la voglia di vivere, di studiare e di lavorare. Utilizzare questi momenti particolari per riflettere e meditare diventa anche un importante contributo per noi stessi, uno strumento essenziale per la propria evoluzione e per l’autocostruzione di una persona migliore: ma nessuno ha la verità.
Non esistono verità assolute e sicure soluzioni, per questo occorre sempre serenità nei giudizi e nelle riflessioni sui vari problemi, per trovare la soluzione migliore. Quando abbiamo fatto la nostra scelta, serenamente, dobbiamo andiamo avanti: “Ut sic” dicevano i latini, che così sia, perché la strada scelta va camminata con sicurezza e volontà, senza tentennamenti.
Ogni momento negativo, ogni sofferenza e ogni situazione che ci tocca profondamente e che ci fa rientrare dentro noi stessi, nella profondità delle nostre emozioni, ha sempre un risultato positivo perché ci fa crescere, sempre.
Nei libri di perfezionamento individuale si legge che in queste situazioni esiste un “Trapasso dei Poteri”, perché ogni triste o profonda esperienza personale è infine un’esperienza unica che cambia coloro che hanno coscienza di quello che fanno, perché acquisiscono maggiore responsabilità della loro vita e della loro crescita.
Così come l’Universo periodicamente ha necessità di trasformarsi e rigenerarsi, vedi alluvioni, terremoti o incendi, così l’essere umano deve periodicamente rigenerarsi, dentro e fuori, in analogia con i concetti che formano e che informano l’Universo, essendo noi un tutto unico con l’Universo.
E’ per questo dobbiamo rispettare l’ambiente nel suo complesso: mare, cielo e terra.
In particolari momenti la paura è normale e giusta, è una paura che dobbiamo rispettare perché permette di reagire alle percezioni sensoriali, agli stimoli e agli istinti, per scoprire infine una nuova coscienza e una nuova volontà che porta maggiore consapevolezza.
Una consapevolezza che ci fa capire di essere “una volontà” capace di generare le cose e realizzare le Libertà in un mondo migliore e più pulito, ma le Libertà richiedono Uomini Liberi che hanno voglia di costruirle e difenderle.
Nella vita c’è il dono del dubbio e la libertà di scelta. Il dubbio è sicuramente un dono poiché il suo rispetto permette di riflettere e meditare, finendo così per arrivare a maggiore conoscenza e consapevolezza.
In ogni profondo percorso di dubbiosa riflessione c’è sempre tanta emozione, ma anche passione, vanità, orgoglio e dignità, tutte caratteristiche che non devono mai superare il buon uso della ragione e della sapiente saggezza che, alla fine, guidano la parola verso gli altri.
La libertà di scelta è un grande tesoro dell’Essere Umano, porta all’attuazione pratica di un gesto o all’esternazione verbale di un’idea, entrambi capaci di generare effetti e concause che possono “unire” o “dividere”.
Intorno a un’idea, intorno a una cosa, a una manifestazione o a una persona ci si può unire o dividere, in ogni caso circolerà sempre un’energia, positiva o negativa che sia.
Unione e Divisione possono rappresentare le due facce di una stessa medaglia di cui una unisce e l’altra divide, ma il fine ultimo della Vita è sempre la glorificazione della Vita stessa.
Ciascuno è libero di scegliere la sua via, e talvolta una via sbagliata oggi non esclude il ritorno in quella giusta domani, soprattutto quando si adotta la riflessione e la meditazione che spesso tutto annullano in un “eggregore” superiore che realizza l’armonia del mondo, capace di generare grandi virtù e migliorare la qualità della vita di tutti.
Per costruire Libertà occorre essere liberi, ma chi è l’Uomo Libero?
L’Uomo Libero è colui che sa scegliere senza essere triste nel rinunziare, è colui che sa rinunziare senza rimpiangere di non avere scelto, è colui che cerca di conoscere se stesso per adattarsi alle differenti situazioni senza soffrire per gli obiettivi mancati, è uomo libero colui che sa mettersi in gioco continuamente rapportandosi e confrontandosi con l’universo e con il prossimo nel totale rispetto del diverso.
E’ Uomo Libero colui che riesce a trovare la giusta misura nelle cose, perché la libertà di un uomo è condizionata dal fatto di essere ciò che è, dove lo stato naturale delimita i confini della sua libertà. Noi non possiamo compiere alcuna azione che non sia nelle nostre facoltà di Essere Umani, noi possiamo scoprire “piano piano” le leggi della Natura ma non possiamo volare come gli uccelli.
Il concetto di Libertà rimanda sempre al volo degli uccelli, in sanscrito è definito come il “nato due volte”, e la saggezza indiana di Rabin Tagore ricorda che: “Lo stesso nome si dà anche alla persona che ha vissuto nel sacrificio e nella nobiltà di pensiero, a quell’uomo rinato dalla cieca oppressione dell’io alla libertà della vita e ritornato alla relazione vitale con le cose che lo circondano, in unità con il Tutto”.
E’ Uomo Libero colui che lotta, non colui che cede, è libero colui che gode della sua libertà, come il gabbiano Jonathan che è felice perché diviene cosciente della sua libertà e delle sue capacità:”….si rese conto che il suo amico non era più divino di quanto lo fosse lui…..quello che vide e provò, era molto bello …e sorrideva….infatti aveva cominciato ad imparare”.
Basta guardare fuori per assaporare l’armonia dell’Universo, basta essere in armonia con se stessi che si riesce a disegnare una sorridente nuvola per chi ci sta attorno, perché la vita è anche magia e tutto può avverarsi nell’Equinozio di Primavera.
Sicuramente da oggi tutto inizierà a migliorare e, lentamente ma sicuramente, ci avvicineremo alla fine della sofferenza.
Ci vorranno settimane o forse mesi, ma la Luce vince sempre sulle Tenebre e quel giorno chiederà donne e uomini forti e proiettati nel futuro, perché il nostro mondo chiederà di essere rinnovato: sarà il momento dell’entusiasmo, della ripresa economica, della condivisione e del sorriso.
Anche dopo la grande peste del 600 ci furono momenti splendidi e sbocciò la grande Età dell’Illuminismo, dopo la terribile depressione americana del 1929 esplose la civiltà americana e dopo le grandi guerre sono nati i grandi boom economici, anche noi sicuramente ripartiremo in un periodo di bellezza economica, sociale e scientifica, in un mondo diverso che tutti noi, globalmente, dovremo ricostruire.
Tutto si avvera nell’Equinozio di Primavera, basti crederci, come afferma Paulo Coelho nel suo “ O diario di un mago”: “Se tu credi fermamente in una cosa, tutto l’Universo cospira affinché il sogno si realizzi”.
Proviamo in questo Equinozio di Primavera a vedere rosa ….stando in casa per recuperare tutti gli affetti e tante abitudini perse, ma anche per riflettere, studiare e meditare, infine per essere pronti all’appuntamento con il futuro e con la nostra storia.
Buon Equinozio di Primavera