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“Emergenza territoriale e malattie infettive: le nuove frontiere”

Continua l’aggiornamento permanente delle strutture sanitarie chiamate ad affrontare le maxiemergenze. La preparazione, lo studio di protocolli, l’adozione di strategie particolari che vedono coinvolti non solo i professionisti, ma anche i...

Continua l’aggiornamento permanente delle strutture sanitarie chiamate ad affrontare le maxiemergenze. La preparazione, lo studio di protocolli, l’adozione di strategie particolari che vedono coinvolti non solo i professionisti, ma anche i cittadini, rappresentano la strada maestra per operare al meglio nel momento dell’emergenza. Quest’anno la centrale operativa del 118 della provincia di Arezzo, tramite il pool di sanitari che si occupano di maxiemergenze, svilupperà un aspetto relativo alle emergenze “di massa” e lo farà nell’ambito del convegno “Emergenza territoriale e malattie infettive: Le nuove frontiere” che si terrà nella sala Paul Harris dell’Ospedale Santa Maria alla Gruccia martedì prossimo (29 settembre 2015).

Il focus si questo incontro è su un aspetto particolare delle emergenze sanitarie che possono coinvolgere un elevato numero di persone: la prevenzione, la diagnosi, la gestione territoriale ed ospedaliera ed il trattamento delle patologie di natura infettiva.

Nel corso della mattinata una serie di professionisti provenienti da tutta Italia illustreranno il lavoro svolto in circostanze diverse fra loro, in Italia e nel mondo, a fronte di emergenze di grandi dimensioni legate alle malattie infettive, oggi più di un tempo, capaci di diffondersi per i grandi movimenti migratori e la facilità nei viaggi di lavoro o di piacere. Ma con una sanità oggi in grado anche di organizzare cure specifiche e campagne preventive di massa e profilassi mirate. Si parlerà di Ebola, con la testimonianza diretta di Elisabetta Checcarelli, medico del 118 aretino, per quattro mesi impegnata nel centro di Lakka in Sierra leone, costruito e gestito dal Emergency di Gino Strada.

Altri relatori: dr. Francesco Maria Fusco dello Spallanzani dell’istituto nazionale delle malattie infettive dell’ospedale Spallanzani di Roma, del prof. Anrdea De Luca delle Malattie infettive dell’Università di Siena, del ten. col. Marco Lastilla (Aeronautica Militare, Roma) sul trasporto aeromedico e il biocontenimento, del dr. Guido Villa (ag. Reg. Lombardia emergenza-urgenza) sui dieci anni dall’esperienza S.A.R.S. Coordinatori del della mattinata il direttore delle malattie infettive della Asl 8 dr. Danilo Tacconi, il Direttore della Centrale 118 Massimo Mandò, entrambi impegnati nel coordinamento delle emergenze di questa natura.

Altre relazioni e contributi (con l’illustrazione anche dei dati relativi alla nostra provincia e alla toscana) arriveranno dal personale infermieristico delle malattie Infettive dell’Asl di Arezzo sulla rete delle urgenze infettive e delle tecniche di auto protezione, per finire con la rete regionale delle maxiemergenze (dr. Piero Paolini, 118 Pistoia), con il ruolo della prevenzione (dr.ssa Maria Teresa Maurello, Igiene Sanità Pubblica Asl 8 Arezzo), la gestione della sepsi in pronto soccorso (dr. Giovanni Giovanni Iannelli, U.O. Medicina d'Urgenza Pronto Soccorso Asl 8 Arezzo),ed altri interventi sui protocolli locali della Centrale Operativa 118.

Il tutto in un contesto – quale quello attuale – nel cui ambito la Asl 8 si sta impegnando, in prima linea, in un progetto di prima valutazione del flusso di persone che migrano dai loro territori di appartenenza nel contesto dell’emergenza socio-sanitaria che sta severamente impegnando tutto il territorio nazionale. Un’ottica, pertanto, di cura ed attenzione per tutto quello che dal mondo dell’infinitamente piccolo può intervenire come causa di patologie gravi e dalle notevoli potenzialità diffusive. Ed il cerchio si chiude, quindi, con la possibilità che tali processi, possano divenire l’”innesco” per vere e proprie “maxiemergenze sanitarie”, oggetto di attento studio da parte del Sistema Territoriale 118 della provincia di Arezzo da oltre 10 anni.

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