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Arezzo e il rebus degli eletti con il Rosatellum: così la nuova legge e i collegi

In Parlamento si sta discutendo della nuova legge elettorale, il Rosatellum (rivisto, quindi Bis). Una legge su cui è stata posta la fiducia al Governo Gentiloni, condizione che ha determinato accese polemiche politiche (oggi la manifestazione del...

In Parlamento si sta discutendo della nuova legge elettorale, il Rosatellum (rivisto, quindi Bis). Una legge su cui è stata posta la fiducia al Governo Gentiloni, condizione che ha determinato accese polemiche politiche (oggi la manifestazione del M5S). Il Rosatellum soppianterà il mai entrato in vigore Italicum, bocciato in due parti importanti ad inizio anno dalla Corte Costituzionale.

E' plausibile che l'Italia abbia una nuova legge elettorale entro la fine di ottobre, in questi giorni il testo è alla Camera dei Deputati e la prossima settimana dovrebbe approdare in Senato. In attesa che l'iter si completi (e qualora si completi), cosa cambierebbe nell'Aretino per l'elezione dei suoi rappresentanti?

LA PROPOSTA

La legge prende il nome da Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera, con desinenza latineggiante come è pressi per le leggi elettorali ("Mattarellum", "Porcellum", etc.). Si tratta di un misto di maggioritario e proporzionale, ma non in egual misura. Infatti per il 36% gli eletti - sia alla Camera che al Senato - saranno scelti con collegi uninominali. In questi collegi passerà il candidato più votato. Così saranno scelti 231 dei 630 rappresentanti della Camera e 109 senatori su 315 (sotto un'elaborazione del Corriere.it).

Il 64% degli eletti proverrà invece da metodo proporzionale, in base alla percentuale di voto ottenuta dai singoli partiti. Per i partiti sarà possibile coalizzarsi.

Non ci sono preferenze, ma listini bloccati, scelti dai partiti. I listini saranno composti da 2 a 4 elementi. Sarà possibile blindare alcuni candidati, perché potranno essere candidati sia nel collegio uninominale e fino a un massimo di 5 listini del proporzionale. Nessuno potrà essere candidato in due collegi uninominali.

Non sarà possibile il voto disgiunto. E ci sarà una regola di genere per le candidature, con un massimo del 60% di uno stesso sesso.

Ci saranno soglie di sbarramento: il 3% per i singoli partiti e il 10% per le coalizioni.

I COLLEGI UNINOMINALI E PLURINOMINALI

Camera dei Deputati

Il territorio nazionale è diviso nelle circoscrizioni elettorali indicate nella tabella A (la circoscrizione di riferimento per Arezzo è la Toscana, nda) allegata al presente testo unico. Salvi i seggi assegnati alla circoscrizione Estero e fermo restando quanto disposto dall’articolo 2, nelle circoscrizioni del territorio nazionale sono costituiti 231 collegi uninominali ripartiti in ciascuna circoscrizione sulla base della popolazione.

Questo è quel che recita il testo della legge all'art. 1.2. E all'1.3 spiega il meccanismo dei collegi plurinominali

Per l’assegnazione degli altri seggi ciascuna circoscrizione è ripartita in collegi plurinominali costituiti, di norma, dall’aggregazione del territorio di collegi uninominali contigui e tali che a ciascuno di essi

sia assegnato, di norma, un numero di seggi non inferiore a tre e non superiore a otto.

Senato della Repubblica

Il territorio nazionale - recitano l'articolo 2.1 - con eccezione della Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste e del Trentino-Alto Adige/Südtirol, è suddiviso in 109 collegi uninominali nell’ambito delle circoscrizioni regionali. Nella regione Molise è costituito un collegio uninominale. I restanti collegi uninominali sono ripartiti nelle altre regioni proporzionalmente alla rispettiva popolazione. In tali collegi uninominali risulta eletto il candidato che ha riportato il maggior numero di voti validi. Per la assegnazione degli altri seggi ciascuna circoscrizione regionale è ripartita in collegi plurinominali costituiti, di norma, dall’aggregazione del territorio di collegi uninominali contigui e tali che a ciascuno di essi sia assegnato, di norma, un numero di seggi non inferiore a due e non superiore a otto. L’assegnazione dei seggi alle liste e alle coalizioni di liste nei collegi plurinominali si effettua con metodo proporzionale, ai sensi dell’articolo 17.

E ad Arezzo? Posto che la circoscrizione di riferimento è quella della regione Toscana, la divisione dei collegi avverrà in base alla popolazione. Una sovrapposizione con l'intera provincia aretina è ipotizzabile per il collegio uninominale del Senato, mentre la frammentazione sarà doppia alla Camera. I criteri, tuttavia, saranno stabiliti dal Ministero degli Interni 30 giorni dopo l'eventuale approvazione della legge. (Immagine tratta da YouTrend) @MattiaCialini

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