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Costruire in città più facile che in periferia. 660 osservazioni al piano strutturale e il caso di Via Cagli

Tra le poche zone dove è prevista l'edificabilità da parte del Comune di Arezzo c'è l'ex scalo merci

Uno strumento urbanistico difficile da leggere, così anche se i cittadini hanno a disposizione le osservazioni come mezzo per poter far sentire la propria voce e incidere su alcune scelte, diventa tutto molto difficile. Nonostante questo sono state 660 le osservazioni presentate per modificare il piano operativo adottato dal Comune di Arezzo.

marco-sacchetti-2Otto dalla Regione Toscana, poi da Legambiente, dagli ordini degli ingegneri, dei geometri e degli architetti, dal Comitato per la Rinascita del Pionta, da alcune associazioni di categoria come Confesercenti e Confindustria, da privati cittadini che si sono riuniti intorno a problematiche comuni. E' il caso dei residenti della zona di Via Cagli, che hanno scoperto come la striscia di terra tra il Castro e il Bicchieraia, nel punto dove si avvicinano prima che si uniscano, è stata resa edificabile.

"Abbiamo accolto un'istanza dei proprietari dei terreni che hanno presentato un corposo progetto che va nella stessa direzione del consolidamento del consumo di suolo nella parte della città e di una drastica riduzione della possibilità di costruire nelle zone periferiche" ha spiegato l'assessore all'urbanistica Marco Sacchetti.

lacroce-vincenzo (1)Sono invece sul piede di guerra i cittadini che abitano nella zona, a rappresentarli Vincenzo Lacroce che ha presentato un'osservazione corredata di una petizione con oltre 300 firme. 

"Siamo preoccupati per il rischio idrogeologico della zona, non è possibile che abbiano deciso di costruire in maniera intensiva in questa striscia di terra che hanno chiamatto lottizzazione di via Cagli, ma che tocca fortemente anche Via Raffaello Sanzio. Questo quartiere non potrebbe reggere dal punto di vista idraulico in caso di piogge, il Castro che di lì a poco prosegue tombato sotto la città non riuscirebbe a contenere i flussi di acqua."

Il progetto prevede la possibilità di costruire alcune decine di villette, alte fino a 4 piani. Il Comune ha anche declassato il rischio idraulico di questa zona, da 4 a 3. Gli abitanti sperano invece che tutto venga ripensato e per questo, tramite il portavoce Lacroce hanno scritto a tutti, dal sindaco, agli assessori, fino a tutti i consiglieri comunali e hanno già incontrato il genio civile della Regione Toscana. Non si fermeranno e annunciano che in caso contrario sono pronti a impugnare di fronte al Tar il provvedimento dell'amministrazione comunale di Arezzo.

Non è l'unica zona destinata a urbanizzazione e edificabilità: il piano operativo prevede infatti costruzioni all'ex scalo merci, per il momento senza destinazioni d'uso prestabilite, un'area nella zona di via Tagliamento nei pressi degli uffici della manutenzione e la famosa zona del Sodaccio, vicino alla Meridiana che era già stata a suo tempo inserita nel piano strutturale durante la giunta Lucherini.

"Sono tutte zone da recuperare dal punto di vista urbanistico e permettono di ricucire vari quartieri della città, allo stesso tempo con una riduzione drastica del consumo di suolo - spiega l'assessore Sacchetti - alla fine abbiamo valutato che ci sarà un 60% in meno rispetto alle vecchie previsioni di costruzioni frutto di un consolidamento nel perimetro urbano e con le limitaizone in quello rurale."

Ma perchè consentire minori costruzioni nelle periferie? 

"Per evitare una dispersione, un'anarchia e una difficile gestione dei rischi e dei servizi - spiega Sacchetti - come la manutenzione, gli scuolabus, la raccolta dei rifiuti. Avere ediliza residenziale molto diffusa significa aumentare tutti questi costi."

E' qui che si apre la questione dei crediti edilizi in ambito rurale. Volumi di edificato a cui può essere dato un prezzo in base al valore paesaggistico, spostati in aree specifiche e anche ceduti. 

"Questo continua ad essere uno strumento con il quale vogliamo promuovere l'uso della città e diminuire il rischio idraulico"

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