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Martedì, 23 Aprile 2024
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Ecosistema scuola, Arezzo crolla di 11 posizioni in classifica. Ma diminuiscono le situazioni di rischio

Scuole datate, solo in minima percentuale costruite secondo i criteri antisismici o della bioedilizia. Poche le indagini diagnostiche dei solai e ancora minori le opere di messa in sicurezza. E' l'impietoso ritratto delle scuole toscane stilato da...

Scuole datate, solo in minima percentuale costruite secondo i criteri antisismici o della bioedilizia. Poche le indagini diagnostiche dei solai e ancora minori le opere di messa in sicurezza. E' l'impietoso ritratto delle scuole toscane stilato da Legambiente nel suo rapporto Ecosistema scuola 2016. Dati che lasciano con l'amaro in bocca anche ad Arezzo, che nella classifica generale ha perso ben 11 posizioni, passando dal 20esimo al 31esimo posto con un punteggio pari a 61,7.

CITTA' TOSCANE
Tutte le città della Toscana hanno partecipato all'indagine. La classifica vede prima Prato (4º) seguita da Firenze (19º), Siena (28º), Arezzo (31º), e poi a oltre 30 posizioni di distanza Massa (64º), Lucca (66º), Grosseto (68º) e Pisa (75º) .
"Le scuole toscane - si legge nel rapporto - sono nella maggior parte dei casi molto datate, solo l'8,8% è stato costruito
dopo il 1991, l'1,5% secondo i criteri della bioedilizia (scuole principalmente di Firenze, Pistoia e Prato) e il 10,8% secondo criteri antisismici. Sul 45,2% è stata eseguita la verifica di vulnerabilità sismica, soprattutto nelle scuole di Firenze e Prato.




Nonostante siano stati investiti fondi per la manutenzione straordinaria (14.433 euro in media per singolo edificio) e ordinaria (11.046 euro in media per singolo edificio), sul 13,1% degli edifici sono state effettuate indagini diagnostiche dei solai ma la messa in sicurezza ha riguardato solo l'1,9% delle scuole. Il tutto va inserito in un quadro più generale dove il 32% degli edifici ha ancorabisogno di interventi di manutenzione urgente (a Pistoia il 77% degli edifici)".

Meglio le le certificazioni igienico-sanitaria (78,4%), di agibilità (73,5%) e di prevenzione incendi (43,2%), mentre ben al di sotto sono quelle di collaudo statico (28,7%) edi idoneità statica (42%). Bene le prove di evacuazione in tutte le scuole, impianti elettrici a norma ma anche porte antipanico per il 95,9% degli edifici.

BUONE PRATICHE

I comuni toscani investono anche in buone pratiche e servizi. La classifica delle Buone pratiche, "costruita mettendo insieme tutti i dati relativi alle pratiche ecocompatibili, presenta nelle posizioni più alte i Comuni che hanno investito di più in servizi, pratiche ecocompatibili ed efficienza energetica" vede Arezzo 27esima, con un punteggio di 35,5. La seconda tra le toscane dopo Prato. Ma stando alle graduatorie, anche in questo caso la situazione sembra peggiorata: lo scorso anno la città era 18esima.

RISCHIO

E poi la graduatoria del rischio. In questo caso, i "dati riportati rappresentano i Comuni dove le scuole sono esposte a un maggiore rischio ambientale interno ed esterno, oltre che a rischio elettromagnetismo. Nelle posizioni più alte troviamo i Comuni le cui scuole hanno una esposizione maggiore a tali fattori di rischio". Arezzo di fatto si trova nella seconda metà della classifica. Ovvero in buona posizione, dato che i primi posti sono occupati delle scuole in situazioni peggiori. Un 64esimo posto (con un punteggio di 0,3) che rassicura, dato che lo scorso anno era 26esima.



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