rotate-mobile
Attualità

E45. Codacons chiede lo stop dei tir per controllare i viadotti. Bragagni: "Verifiche sì ma no allarmismo"

"Controlli sì, sono necessari e doverosi, ma non sono d'accordo con facili allarmismi che danneggiano economia e territorio". Due universi vicini ma così lontani. I punti in comune tra le condizioni del Ponte Morandi di Genova, teatro...

"Controlli sì, sono necessari e doverosi, ma non sono d'accordo con facili allarmismi che danneggiano economia e territorio".

Due universi vicini ma così lontani.
I punti in comune tra le condizioni del Ponte Morandi di Genova, teatro dell'immane tragedia, e quelle dei viadotti della E45 sarebbero davvero pochi se non addirittura nulli.
Ad esserne convinto è anche il sindaco di Pieve Santo Stefano Albano Bragagni.
"Questa strada - spiega - la percorro tutti i giorni. L'ho vista nascere e trasformarsi. Non dico assolutamente che non debbano essere eseguiti degli accurati controlli sui piloni dei viadotti. Al contrario. Sono certo che siano doverosi, necessari e quanto mai indispensabili. Però sono altrettanto convinto che non sia utile a nessuno fare allarmismo. Anas in questi ultimi mesi ha eseguito, nel tratto a nord di Pieve Santo Stefano, importanti e seri interventi di consolidamento dei piloni del viadotto di Canili. Sono stati inoltre verificati, rinforzati ed allungati gli appoggi. Spero che questi interventi si concludano al più presto in modo da consentire una circolazione sicura per i veicoli. Ma allo stesso tempo voglio continuare ad evitare di gridare all'allarme. La E45 è davvero differente come costruzione dal Ponte Morandi. Non ci sono strutture minimamente analoghe".

Nel frattempo però è stato il Codacons a chiedere al Prefetto di Perugia il "blocco dei tir per 30 giorni e controlli serratissimi sui viadotti di Collestrada e Ponte San Giovanni".
Le due infrastrutture si trovano nel tratto umbro della E45 e su di esse si è concentrata l'attenzione del Coordinamento che ha richiesto l'interdizione del transito ai mezzi pesanti così da dare modo ai tecnici di provvedere alle verifiche sullo stato e la sicurezza. Ma non è tutto. Il Codacons ha anche sottolineato come sia necessario e utile che tali operazioni di controllo vengano eseguite con "l'impiego del genio militare, non di privati, per realizzare a stretto giro le verifiche necessarie insieme ai gestori, così da minimizzare l’impatto sul traffico". Un provvedimento che, secondo il Codacons, avrebbe "disagi minimi per l’economia e il commercio vista la possibilità per gli autotrasportatori di individuare percorsi alternativi".


Analoghe richieste arrivano anche dal mondo politico territoriale.
L'ultimo per ordine cronologico è l'intervento del coordinatore provinciale di Forza Italia Forlì-Cesena Fabrizio Ragni.

“Il presidente della provincia di Forlì Cesana, Davide Drei, attivi, con il suo omologo di Arezzo, Roberto Vasai, un tavolo di lavoro e verifica sullo stato dell’arte dell’E45 - spiega l'esponente forzista - Si chiede, in particolare, di fornire informazioni pubbliche ai cittadini delle due comunità toscane e romagnole in ordine alla recente richiesta dei sindaci della valle del Savio che hanno scritto all’Anas per avere risposte certe sui tanti problemi che interessano la Orte-Mestre. L’Anas ha risposto che saranno effettuate verifiche tecniche ai ponti, viadotti, gallerie, lungo tutta la E45. Chiediamo che nel tavolo trans-provinciale Forlì-Cesena-Arezzo da noi richiesto si deliberi la nomina di tecnici ed esperti super partes e non soltanto nominati dall’Anas per evitare che a controllare lo stato dell’arte dell’E45 sia lo stesso controllato. Inoltre, chiediamo che l’Anas fornisca già da oggi dati certi sul ripristino del ponte all’uscita della E45 a Canili di Verghereto”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

E45. Codacons chiede lo stop dei tir per controllare i viadotti. Bragagni: "Verifiche sì ma no allarmismo"

ArezzoNotizie è in caricamento