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E45, arriva l'ok del Consiglio Regionale ai 300mila euro di aiuti per le imprese

Oggi il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità il disegno di legge proposto dalla Giunta che sostiene le attività produttive danneggiate dalla chiusura del viadotto del Puleto lungo la E45.

Il provvediemento era stato annunciato venerdì scorso a Pieve Santo Stefano, nell'incontro tra il presidente della Regione Enrico Rossi e i cittadini. Oggi il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità il disegno di legge proposto dalla Giunta che sostiene le attività produttive danneggiate dalla chiusura del viadotto del Puleto lungo la E45.

"Per fronteggiare la situazione di grave crisi economica, con inevitabili conseguenze negative sull’occupazione, nate con la chiusura totale della strada statale 3bis Tiberina e del traffico pesante (3,5 tonnellate) in entrambe le direzioni sul viadotto Il Puleto, il Consiglio regionale della Toscana, all’unanimità, ha approvato un intervento finanziario a favore delle attività economiche e produttive di 300mila euro". Così la Regione interviene con una nota. Il sostegno è rivolto alle attività che hanno una sede operativa con accesso diretto sulla viabilità E45 nel tratto compreso tra i comuni di Pieve Santo Stefano e Sansepolcro".

I finanziamenti - si legge nella nota - sono determinati sulla base del decremento di fatturato subito dal 16 gennaio scorso fino alla totale riapertura del viadotto, in ogni caso non oltre il 15 aprile prossimo, ed è condizionato alla conservazione dei posti di lavoro. È inoltre previsto un contributo una tantum alle imprese di autotrasporto merci pari a 300 euro per ciascun veicolo per il trasporto cose, stimato complessivamente in 20mila euro. Contestualmente, sempre all’unanimità, è stato approvato un ordine del giorno, presentato dal gruppo Lega Nord, che chiede alla giunta regionale di attivarsi nelle sedi istituzionali perché Anas restituisca alla regione l’importo del finanziamento straordinario, alla luce del fatto che le cause di quanto accaduto sarebbero dovute all’assenza di interventi manutentivi.

È stato il presidente Enrico Rossi a presentare in aula la proposta di legge, sottolineando che la deviazione del traffico pesante su altri itinerari e su viabilità alternativa locale, spesso su strade di montagna, ha determinato  tempi di percorrenza di oltre un’ora in più e condizioni molto critiche, visto anche il periodo invernale. Per questo è stato dichiarato lo stato di emergenza regionale per i comuni di Anghiari, Badia Tedalda, Caprese Michelangelo, Monterchi, Pieve Santo Stefano, Sansepoolcro, Sestino, Chiusi della Verna.  

"L'avevamo annunciato venerdì scorso a Pieve Santo Stefano – commenta l'assessore a trasporti e infrastrutture Vincenzo Ceccarelli - e sono contento che il Consiglio abbia approvato in tempi rapidissimi la nostra proposta. La Toscana è al fianco dei territori e delle comunità danneggiate; auspico che il Governo e Anas, braccio operativo del Mit, facciano altrettanto".
“La Regione Toscana - commenta Lucia De Robertis vicepresidente del Consiglio Regionale - ha voluto dimostrare ancora una volta di essere vicina ai territori in difficoltà e di non lasciarli soli, oggi abbiamo approvato una legge importante per tutta le aziende della Valtiberina colpite dalla chiusura della E45”. 

Chiusura viadotto Il Puleto: il dibattito in Consiglio regionale

Tutti i gruppi politici sono intervenuti dopo l’illustrazione della proposta di legge da parte del presidente della Regione. 

 “Grazie per questa iniziativa, che testimonia l’attenzione e la vicinanza a quelle famiglie, a quelle aziende, a quei lavoratori – ha dichiarato Lucia De Robertis (Pd) – Un’iniziativa che dà il segno di come intendiamo essere rappresentanti di quei territori”.

È iniziato così il dibattito sulla proposta di legge presentata dallo stesso presidente della Giunta regionale Enrico Rossi e approvata oggi dal Consiglio regionale.

“Non si può che votare a favore di un provvedimento di buonsenso, che fa seguito alla dichiarazione di stato di emergenza regionale, con uno stanziamento finanziario importante”, ha aggiunto Marco Casucci (Lega),  ricordando l’ordine del giorno presentato. Voto a favore annunciato anche da Giacomo Giannarelli per il Movimento 5 stelle. “Spero che da questa vicenda si impari una grande lezione – ha osservato – Dobbiamo avere un monitoraggio costante delle strade strategiche della nostra regione”.

Leonardo Marras, capogruppo Pd, ha parlato di “iniziativa meritoria e tempestiva”, che attende però l’attenzione del governo nazionale. “Un grazie al presidente e alla giunta per la loro presenza costante sul territorio – ha rilevato Serena Spinelli (Articolo 1) – È un atto giusto e all’interno delle competenze proprie della Regione, che non può intervenire sulle strade statali”. 

“Legge giusta e condivisibile” anche a giudizio di Tommaso Fattori, capogruppo di Si-Toscana a sinistra, che però aggiunge “Viene però affrontato solo un pezzetto del problema”.

Voto favorevole è stato annunciato da Maurizio Marchetti (capogruppo Forza Italia) che ha auspicato un dibattito in commissione sulle questioni sollevate dall’ordine del giorno collegato.

La capogruppo Elisa Montemagni ha annunciato il voto favorevole della Lega, ha invitato i colleghi a ricordarsi di essere consiglieri regionali e ad affrontare le questioni nazionali nelle sedi opportune.

Secondo Paolo Marcheschi (Fratelli d’Italia) è un provvedimento “tempestivo, necessario, anche se non sufficiente”. Per questo ha sollecitato l’intervento del governo nazionale.

Monica Pecori (Gruppo misto-Tpt), favorevole al provvedimento, ha ricordato il grido di allarme lanciato dall’Università di Pisa sullo stato dei ponti e viadotti nella nostra regione.

“Proviamo a fare quello che possiamo”, ha dichiarato il presidente della Regione, Enrico Rossi, ringraziando tutti i gruppi. 

“Sui ponti e sulle strade non siamo stati con le mani in mano. Da più di un anno è in atto un monitoraggio satellitare, che ci perviene ogni dodici giorni – ha rilevato – Siamo diventati un punto di riferimento nazionale. L’idea ci venne dall’alluvione della Lunigiana nel 2011”. “Non si tratta di un monitoraggio che segnala solo gli spostamenti anche millesimali – ha aggiunto Rossi – ma di un vero e  proprio sistema di rilevamento, al termine del quale avremo più chiare quali devono essere le nostre priorità, alcune delle quali sono già programmate”.

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