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Attualità Olmo-San Zeno / E78

Due Mari, spiraglio per i tempi delle osservazioni. Il sindaco incontrerà il commissario

Un primo confronto con alcune spiegazioni tecniche è avvenuto ieri. Il dialogo tra Comune e Anas per la Due Mari si intensifica

L'assessore Marco Sacchetti ha avuto un primo incontro con Anas. Nella giornata di ieri il Comune e l'Azienda Nazionale Autonoma delle Strade Statali hanno aperto un dialogo mirato. Al centro c'è, ovviamente, la Due Mari, la costruzione del tratto aretino e le procedure di esproprio che sono partite con l'identificazione delle particelle catastali interessate per la costruzione delle bretelle che da San Zeno vanno, una a Le Poggiola e l'altra verso la Sr71 e per la stessa E78.

L'incontro arriva a pochi giorni di distanza da quello che l'amministrazione ha avuto con i comitati di cittadini residenti in queste zone e che riconoscendo l'infrastruttura come attesa e necessaria, chiedono delucidazioni tecniche e migliorie lì dove i cantieri e i piloni creano grosse situazioni di disagio per le abitazioni.

"Ho chiesto al responsabile unico del procedimento informazioni su aspetti tecnici sul nodo di Olmo, sulla Magnanina e via Salvadori, sulle bretelle - ha spiegato poi l'assessore Sacchetti - e soprattutto ho chiesto tempo per poter approfondire e presentare osservazioni. Non ho trovato una chiusura netta in questa senso. L’incontro è stato comunque positivo poichè sono stati chiariti alcuni aspetti e le motivazioni tecniche che hanno dato origine ad alcune soluzioni progettuali."

Ad oggi la scadenza per la presentazione delle osservazioni al progetto definitivo è datata 4 giugno e non il 27 maggio come inizialmente pensato e scritto, perché il calcolo parte dai 30 giorni precedenti alla data dell'ultima pubblicazione dell'avviso. Se, inoltre, fosse accolta la richiesta del Comune, che è anche ciò che auspicano i comitati dei cittadini, la data per il depositivo delle osservazioni potrebbe slittare di qualche altro giorno.

Un altro passaggio importante ci sarà giovedì prossimo 25 maggio quando sarà il sindaco Alessandro Ghinelli a incontrare i vertici di Anas che si occupano della Due Mari ed in particolare il commissario straordinario Massimo Simonini che dal gennaio 2021 ricopre questo ruolo su incarico del Governo e che gli conferisce poteri speciali, che gli permettono di velocizzare i lavori, come i passaggi di questi ultimi mesi testimoniano. In quella sede il sindaco illustrerà direttamente ai responsabili di Anas le perplessità su alcuni aspetti progettuali che saranno oggetto di osservazione da parte del Comune. Il comune intanto è in attesa anche di avere risposte sulla richiesta di sottoporre il tracciato aretino della Due Mari a una nuova valutazione di impatto ambientale. Una procedura che ha già avuto molti anni fa visto che il progetto definitivo risale al 2010.

Intanto sul fronte delle osservazioni l'amministrazione e i comitati sono al lavoro. Sono allo studio sia quelle dei singoli cittadini e delle aziende sui dettagli dei loro espropri, ma anche di carattere più generale sui tracciati così come discusso anche all'interno della commissione lavori pubblici che si è tenuta nei giorni scorsi su questo tema specifico.

Il comitato bretelle, con l'ingegnere Gabriele Clerissi, è al lavoro su una corposa osservazione che riguarda il posizionamento del tratto che da San Zeno correrebbe accanto alla direttissima in direzione delle Poggiola. In oltre 300, ma le deleghe stanno continuando ad arrivare a decine, hanno firmato per aderire a quella osservaizone che propone lo spostamento dell'infrastruttura oltre la direttissima e invece che terminare sulla provinciale potrebbe riconnettersi direttamente al casello dell'autostrada, oppure sul raccordo stesso. "Per come è progettata non si collega ad una viabilità adeguata, ma termina sulla provinciale così che le auto dovrebbero poi riportarsi a Chiani per prendere il raccordo" spiega Clerissi. A preoccupare il comitato sono i numeri delle bretelle (la seconda da San Zeno va in direzione della Valdichiana lungo la Sr 71): "Sono previsti 970 giorni di lavoro per costruirle con il movimento attraverso mezzi pesanti di 1.300 mila metri cubi di terra proveniente da Grosseto. Se la bretella fosse spostata tutto impatterebbe in misura minore sull'ambiente e sulla popolazione."

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