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Dormitorio: presenze dimezzate. Dodici utenti registrati, ma c'è chi ancora dorme per strada

Per quale ragione il servizio di accoglienza per senza fissa dimora ha registrato un drastico calo delle presenze? Molti, a quanto pare, hanno trovato una sistemazione differente

In dodici si sono registrati ed hanno ottenuto il pass utile all'usufrutto del dormitorio di piazza San Domenico.
Si tratta per lo più di uomini che, dallo scorso 18 novembre, hanno presentato richiesta agli sportelli della Caritas di Arezzo accettando di rispettare il regolamento che consente loro di accedere alla struttura e trovare così un rifugio per la notte. 

Numeri decisamente inferiori rispetto alla media 2018 quando le cifre cristallizzarono una città dove ogni sera alla porte di palazzo Fossombroni si presentavano non meno di 20 persone.

E allora perché questo dimezzamento? Quali le motivazioni?
Sicuramente le straordinarie condizioni climatiche del "pazzo autunno" aretino. Rispetto allo scorso anno, quando sul finire di ottobre la morsa del gelo stroncò la prima vita, le temperature non hanno mai toccato lo zero. In più molti degli opsiti abituali, quelli che risiedono da tempo e in pianta stabile ad Arezzo, sono stati accolti nelle dimore Caritas.

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Altri invece potrebbero essere all'oscuro dell'apertura della struttura di piazza San Domenico che quest'anno ha avviato l'attività ben 15 giorni prima. E poi ci sono anche quelli niente affatto inclini ad accettare le regole previste per l'utilizzo degli spazi e accesso alle strutture. Una tra tutte? Quella riguardante la presenza di animali.
Non è infatti una novità che tra i senza fissa dimora presenti nel territorio ci sono anche coloro che hanno rifiutato un rifugio caldo perché viene vietato loro di portare nella stanza da letto i propri cani. Gli animali possono accedere ai dormitori ma, come si legge nel regolamento della Caritas, a loro disposizione hanno delle cucce in appositi spazi posti nel chiostro esterno dell'edificio.

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Motivazioni che, molto spesso, trovano scarsa comprensione da parte dell'opinione pubblica, ma che rifletto storie di difficoltà e raccontano un disagio sociale profondo, per il quale il percorso verso la rinasciata è costellato di enormi criticità.

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Dal canto loro i volontari, tra cui anche il consigliere Angelo Rossi e i membri di Porta del Foro (per citarne soltanto alcuni), hanno già avuto modo di mettersi alla prova durante le scorse notti offrendo il proprio supporto per il servizio di vigilanza (svolto dalle 20 alle 8 del mattino) e per le pulizie. 

Di questi giorni invece la pubblicazione della delibera di giunta attraverso la quale il Comune di Arezzo risponde alla domanda di contributo avanzata da Caritas che, per il mantenimento della struttura, ha richiesto 3.000 euro. Cifra che sarà liquidata nei prossimi mesi e che consentirà il pagamento del servizio dei vigili giurati presenti nella fase di ingresso e uscita degli ospiti; manutenzione e arredamento dei locali; assicurazione dei volontari; acquisto materiali per pulizia dei locali, igiene personale degli ospiti e alimenti.

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