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Don Alvaro: "In questi momenti difficili dobbiamo ritrovare la fede come durante il terremoto del 1796"

Il parroco della cattedrale cittadina ricorda l'importanza della preghiera in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo con la pandemia legata al Covid-19

Don Alvaro Bardelli, alla vigilia delle celebrazioni per la Madonna del Conforto, ricorda l'importanza di ritrovare la fede in momenti così difficili come avvenne durante il terremoto del 1796, quando a seguito delle preghiere di alcuni fedeli l'immagine in terracotta raffigurante la Madonna di Provenzano si illuminò. Quell'episodio segnò la fine delle scosse di terremoto che stavano flagellando la città. 

"Quando avvennero i fatti nel 1796 del terremoto ci furono due atteggiamenti, uno da ammirare e apprezzare e un altro un po’ meno. Per esempio il ricorso alla preghiera e alla Madonna, e questo forse la nostra società deve ancora riscoprirlo immersa nella sua superbia e autosufficienza. Poi ci furono anche atteggiamenti sconsigliabili come quando in tempo di terremoto si riunivano dentro le chiese dove forse non era troppo prudente stare. La fede fece perdere un po’ la prudenza però servì per risollevare il popolo e il gesto di questa piccola immagine che si illumina fu come io lo chiamo un sorriso del cielo. Dobbiamo riscoprire questo, in questi momenti difficili non dimentichiamo che c’è qualcuno che ci sta accanto e che ci guarda e questo aiuta molto a superare le paure, sia quelle ragionevoli che quelle irragionevoli. La fede è un grande vaccino e una grande medicina perché è la presenza stessa del Signore che ci dà vita, forza e speranza".

Il parroco della cattedrale, e della pieve di Santa Maria, si dice fiducioso per la giornata di festa di domani, nonostante le numerose restrizioni, assicura che ci sono tutte le predisposizioni e i controlli necessari per permettere le celebrazioni in maniera sicura.

“C’è comprensibilmente una certa preoccupazione anche perché gran parte del nostro pubblico è di una certa età, ed é il pubblico più esposto a questo pericolo della pandemia. Però insieme alle necessarie dovute precauzioni noi assicuriamo il massimo possibile della protezione della sicurezza con gli strumenti di oggi di sanificazione e misure necessarie. Credo che piano piano si stia riprendendo nella nostra gente la fiducia nel Signore e il ricorso anche a Dio, questo non vuol dire non aver fiducia nella scienza, anzi, però non guasta nemmeno la fiducia nel Signore. Domani sarà un momento importante per tutta la nostra comunità nel rivolgersi alla Madonna per chiedere un sguardo di misericordia come avvenuto secoli fa".

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