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Disturbi del linguaggio: ogni anno 100 nuove valutazioni. La logopedista: "Cellulari danno per il vostro bimbo"

Dal 2014 al 2016 sono state eseguite 250 nuove valutazioni per disturbi specifici dell'apprendimento. Nel solo 2016 invece sono state eseguite 31 valutazioni di autismo e 21 diagnosi. Cento invece sono i casi che richiedono delle considerazioni su...

Dal 2014 al 2016 sono state eseguite 250 nuove valutazioni per disturbi specifici dell'apprendimento. Nel solo 2016 invece sono state eseguite 31 valutazioni di autismo e 21 diagnosi. Cento invece sono i casi che richiedono delle considerazioni su disturbi del linguaggio ogni anno.

I numeri sono quelli riportati dalla Asl 8 e riguardano i giovanissimi aretini, la fascia di età che va dagli zero a diciotto anni. Cifre importanti che mettono a dura prova il sistema sanitario e assistenziale aretino che ogni anno si trovano a far fronte a richieste provenienti da un'utenza particolarmente delicata come quella dei bimbi piccoli.

"I disturbi del linguaggio - spiega Erena Malesi, logopedista della Asl aretina - non sempre sono correlati ad un disturbo dell'apprendimento o a un ritardo mentale. Possono essere anche di carattere specifico e la loro risoluzione richiede un iter ben differente da quello che viene attivato quando si ha a che fare con bambini affetti di altre patologie. Il 30-40% dell'utenza è rappresentata da stranieri. Bimbi piccoli che vengono mandati al servizio per valutazioni di vario tipo che spesso riguardano anche problemi molto importanti. Differente è la fotografia quando arrivano da noi bambini stranieri con "disturbi del linguaggio". Molto spesso di tratta di un problema di bilinguismo e non di un ritardo. Per essere utilizzata in attività di apprendimento una lingua richiede almeno quattro anni di scolarizzazione. E' presumibile che, io italiano che vado in Inghilterra e mi iscrivo all'università, con una infarinatura generale di lingua inglese, non sono in grado di frequentare alcun corso. Stesso criterio per quanto riguarda i bambini figli di genitori stranieri che arrivano in Italia e vengono iscritti a scuola pur non avendo la giusta conoscenza della nostra lingua. E' ovvio che in loro si svilupperà un ritardo ma esso è prettamente dovuto ad una questione conoscitiva".

E allora come accorgersi se il proprio figlio/a è affetto da problemi riguardanti lo sviluppo del linguaggio?

"Un controllo in questo senso - spiega ancora la logopedista - può essere fatto già nei primi due anni e mezzo di vita. I bambini in questa fascia di età devono essere in grado di pronunciare (anche storpiando) tra le 50 e 100 parole. Leggere, interagire con loro in maniera diretta, invitarli a dei semplici giochi in cui si debbano rispettare tempi e turni, sono tutti ottimi e semplici metodi di sviluppare il linguaggio. Quello che sicuramente non aiuta i bambini è l'utilizzo dei cellulari. E' deleterio per il piccolo maneggiare per molto tempo i giochi elettronici degli smartphone. Capisco che talvolta possano essere di aiuto nella gestione del bimbo, ma credetemi, state solo facendo del male allo sviluppo cognitivo e linguistico del vostro bambino".

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