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Distretti, pronto soccorso, investimenti: la Asl risponde ai cittadini

Investimenti al San Donato, affollamento del pronto soccorso, liste di attesa, assunzioni, necessità di confrontarsi in modo periodico per fare il punto sulla sanità. E’ quanto emerso e discusso ieri sera durante “Agorà salute”, la serata di...

Investimenti al San Donato, affollamento del pronto soccorso, liste di attesa, assunzioni, necessità di confrontarsi in modo periodico per fare il punto sulla sanità.

E’ quanto emerso e discusso ieri sera durante “Agorà salute”, la serata di ascolto organizzata dalla Asl Toscana sud est. Ascolto dei cittadini, degli amministratori locali e dei medici.

Oltre cento persone hanno affollato l’auditorium Pieraccini alla presenza dell’intera direzione aziendale, che insieme ai professionisti ha risposto alle domande dei presenti.

L’occasione è stata utile anche per un confronto tra l’Azienda e coloro che nelle ultime settimane, attraverso la stampa, avevano espresso dubbi e critiche al sistema sanitario.

Nella serata, moderata da Ivo Brocchi, i cittadini sono stati rassicurati sul futuro dei distretti (“l’aggregazione di Casentino e Valtiberina con Arezzo sarà solamente da un punto di vista amministrativo e non di prestazioni” ha chiarito Antonella Valeri), sul futuro dei macchinari donati dal Calcit (lo stesso presidente Sassoli ha detto che “non si muoveranno da Arezzo”), sulle criticità del pronto soccorso, segnalate soprattutto negli ultimi tempi. A questo proposito il direttore Iannelli ha ricordato che si contano fino a 240 accessi al giorno, numeri molto alti che “indubbiamente ci mettono in difficoltà perché significa che nel giro di 2-3 ore abbiamo 20 pazienti all’ora da seguire e nell’emergenza diventa tutto più complicato. L’aumento degli accessi al pronto soccorso è anche legato al disagio sociale che sempre più famiglie si trovano a vivere. Non possiamo non tenerne conto”.

Da un punto di vista degli investimenti, tutti hanno chiesto più risorse per ammodernare l’ospedale San Donato. E’ stato risposto che l’Azienda investirà nei prossimi anni oltre 10 milioni, con il rifacimento del blocco operatorio e numerosi altri interventi. Inoltre sono state chieste risorse per avere più personale a disposizione. Da questo punto di vista, Dario Rosini (direttore Ufficio del Personale) ha comunicato i numeri delle assunzioni realizzate negli ultimi mesi e il prossimo ingresso di 64 unità, tra infermieri e Oss, ad Arezzo. E’ stato affrontato anche il tema caldo degli anestesisti: dopo i concorsi indetti e andati deserti, sono stati firmati 13 contratti a tempo determinato e 34 a tempo indeterminato a livello aziendale.

Per il 118, sono stati sollevati timori per l’unificazione con Siena e Grosseto ma il direttore Massimo Mandò ha rassicurato che Arezzo rimane autonoma. Tra l’altro, 15 medici dell’Emergenza-Urgenza sono stati recentemente stabilizzati.

La serata ha trattato anche il tema delle dipendenze e della salute mentale, soprattutto in relazione ai giovani, con dati preoccupanti per il continuo incremento, come hanno commentato Marco Becattini e Giampiero Cesari. I due professionisti hanno però sottolineato che l’accesso ai servizi è ampiamente utilizzato e semplice.

A chiusura di serata, su proposta del presidente del Calcit, è stato deciso di programmare una serie di incontri, ogni 4 mesi, per continuare a confrontarsi. La direzione aziendale ha concordato volentieri con questa proposta.

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