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Nove socie si dimettono dalla Fidapa. Lettera pubblica

Riceviamo e pubblichiamo la lettera diffusa da nove ci socie della Fidapa che si sono dimesse a fine settembre. Le socie Vera Croce, Maria Pia Mori, Elisabetta Nardi, Monica Catinelli, Franca Rossi, Paola Rossi, Maria Grazia Bidini, Paola...

Riceviamo e pubblichiamo la lettera diffusa da nove ci socie della Fidapa che si sono dimesse a fine settembre.

Le socie Vera Croce, Maria Pia Mori, Elisabetta Nardi, Monica Catinelli, Franca Rossi, Paola Rossi, Maria Grazia Bidini, Paola Migliarini, Donatella Aramini, che a fine settembre 2017 hanno dato le dimissioni dalla Fidapa B. Pi.Witalj sezione di Arezzo, desiderano comunicare alla cittadinanza aretina l’impegno associativo, sociale, culturale che hanno profuso in 40 anni dell’associazione cittadina, rifuggendo dal qualunquismo popolare che alligna nella società contemporanea e che viene scambiato per innovazione.

Le socie Fidapa che hanno fondato e costruito la sezione hanno avuto come fini fondamentali: il rispetto al percorso associativo nazionale e internazionale con partecipazione di gruppo competente a convegni e congressi distrettuali e nazionali; il cammino per l’opportunità della leadership di tutte le donne; la valorizzazione delle professionalità dell’artigianato e dell’imprenditoria femminile in tutte le loro declinazioni; la promozione culturale per la conoscenza artistico-letteraria-musicale-turistica di luoghi, ambienti e personaggi particolarmente vicini alla sensibilità femminile nella sua più alta accezione,c on la partecipazione di referenti e collaboratori esterni di spicco per competenza

e professionalità (mostre, concerti, conferenze, spettacoli, visite turistiche); la restituzione della dignità alla donna, fulcro e risorsa della società comunitaria, elemento propulsore dell’economia familiare e nazionale; partecipazione attiva alla conquista dei diritti umani: divorzio, aborto, dignità all’handicap, abbattimento delle barriere, sfondamento del tetto di cristallo, parità e uguaglianza nella diversità con riferimento all’equal pay-day, accesso alle donne al credito e alla doppia presenza di genere; impegno e partecipazione alla nascita della consulta femminile provinciale e alla costituzione del dipartimento delle Pari Opportunità in Provincia; lotta a problemi nazionali e locali come l’uso di droga attraverso la nascita del Ceis con assidui momenti di informazione e sostegno; la fondazione della "Carta delle Bambine"; la lotta al diffondersi della violenza alle donne e ai minori e al femminicidio; gemellaggi a carattere imprenditoriale e economico con particolare attenzione alle risorse territoriali; collaborazione costruttiva e produttiva con tutte le associazioni cittadine; creazione delle quattro sezioni corrispondenti alle vallate aretine: Valtiberina, Valdichiana, Casentino, Valdarno. Tutto quanto è servito alla valorizzazione di genere e all’abbattimento di pregiudizi e discriminazioni come è stato precisato nella redazione dei due testi celebrativi rispettivamente del Trentennale e del Quarantennale sulla Fidapa B. Pi.Witalj sezione di Arezzo. Ad esempio abbiamo ricevuto riconoscimenti speciali: da parte di Telethon, dell’Unicef, accoglienza del Cern, un encomio dal Senato della Repubblica, patrocini regionali, provinciali, comunali hanno sempre accompagnato il nostro fattivo impegno sull’evidenziazione e recupero culturale - artistico aretino come è avvenuto nel progetto per Arezzo Villa degli Orti: "Un Giardino Dimenticato". Il gruppo dimissionario seguiterà a credere e divulgare i valori per la difesa ed estensione dei diritti che competono in particolare alle donne, in difesa dei quali hanno dedicato la loro vita associativa ricoprendo ruoli e assumendosi responsabilità associative.
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