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Demos: "Saione, dalla giunta soltanto parole. Ecco tre idee per campo sportivo, caserma, chiesa"

L'osservatorio dei cattolici democratici contesta all'amministrazione l'immobilismo totale dopo le promesse elettorali. E propone soluzioni concrete su tre temi scottanti: socialità, sede della polizia municipale, incontro tra religioni

Nel 2015 Arezzo ha eletto un nuovo sindaco e una giunta sull’onda di proclami ed esaltazione delle paure e della manipolazione del percepito popolare rispetto a tematiche relative alla sicurezza dei quartieri, della lotta al degrado, della lotta alla disgregazione del tessuto sociale attraverso politiche annunciate di controllo, investimento di risorse finanziarie e umane; oggi ad un anno dalla fine del mandato DEMOS ritiene opportuna la verifica se alle parole siano corrisposte adeguate azioni politiche e soluzioni appropriate a quanto indicato nel programma del governo neroverde comunale.

La risposta a questa domanda complessa si traduce semplicemente in nessun intervento degno di nota e di spesa a sostegno del consenso ricevuto dai cittadini. A Saione, ad esempio su disagio sociale, integrazione, sicurezza solo parole. Ad oggi la problematica dell’accessibilità, dell’utilizzo, della sicurezza al Colle del Pionta non è stata risolta, anzi diremmo che il traffico di sostanze e la frequentazione di loschi individui si sia sedimentata ancora di più tanto da rendere inaccessibile il parco, in termini di sicurezza, ad ogni ora, a donne e bambini, specialmente nella zona del campo sportivo.

Campo sportivo che fine a 4 anni fa era utilizzato tutte le domeniche in modo spontaneo da cittadini italiani e di altre nazionalità per dare vita alla partita domenicale di calcio, un appuntamento importante dove viveva lo spirito del quartiere e il senso di comunità che abbracciava tutte le persone a prescindere da colore della pelle, professione, età. Oggi l’incuria che pervade quel campo è segno di abbandono e di ghettizzazione lasciando le persone tutte sole, divise e in conflitto; il campo sportivo e il suo utilizzo è la metafora più reale rispetto a quanto hanno prodotto le politiche di una giunta che non ha capito e saputo cogliere l’anima del quartiere ma ha solamente giocato una partita di caccia alle streghe che, a poco a poco, ha esaltato la discriminazione e l’intolleranza azzerando anche quei progetti d’ inclusione e di vicinanza fra le persone tutte, non solo fra persone provenienti da altri paesi e cittadini residenti ma purtroppo anche fra tutti i residenti.

DEMOS, in viaggio nei quartieri aretini, ritiene che uno degli obiettivi da dover perseguire con ogni mezzo sia un progetto di coesione sociale che metta in evidenza la necessità, che oggi si manifesta, di ritrovare uno spirito di vicinanza fra le persone, che permetta una visione della propria vita a lungo termine contro l’incertezza e l’intolleranza del carpe diem malpancista solleticato ad arte per un consenso finalizzato ad una vittoria di Pirro utile a spartirsi due poltrone. A Saione oggi i conti non tornano, non è stato fatto nessun investimento sul quartiere, non è stato proposto nessun nuovo modello di controllo rispetto alla tematica della sicurezza se non le chiacchiere della militarizzazione. I cittadini si stanno associando in comitati a cui DEMOS rivolge attenzione e vicinanza e nel quartiere crescono critica e disagio rispetto a chi non ha fatto nulla ma ha solamente negoziato con inganno il loro consenso; è da segnalare anche un ritrovato spazio nei media locali alla critica e alla visibilità delle problematiche del quartiere, cosa che fino a 3 anni fa era quasi inesistente se non per qualche sporadica iniziativa personale.

Come già indicato in passato rimane un punto di assoluta criticità: la caserma della polizia municipale in via Fabio Filzi, con un progetto di spesa e investimento avulso dal contesto sociale: DEMOS RITIENE LA SCELTA INOPPORTUNA, di sicuro disagio della viabilità e dei servizi offerti, una folle spesa su un progetto inefficiente e oneroso sotto ogni punto di vista. Sulla annunciata folle caserma o caserma dei folli è opportuno mantenere alta l’attenzione. DEMOS propone, nuovamente e da tempo, l’ubicazione della nuova caserma della polizia municipale in via Tagliamento!

Altro punto da analizzare è lo spirito cristiano e di coesione che ultimamente sta ritornando intorno al popolo che gravita nell’associazionismo della Chiesa di Saione, altro elemento che da sempre ha contraddistinto la vita sociale del quartiere e che negli ultimi anni si era affievolito ma che oggi può ritrovare la sua centralità non solo per la comunità cristiana ma per tutti i cittadini. DEMOS propone che a Saione si svolga un incontro su comunità e coesione sociale tra le tre grandi religioni monoteiste: cristianesimo, islam, ebraismo.

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