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Da asilo a ricovero per senza tetto: via ai lavori a Palazzo Fossombroni. E per le mense Caritas stanziati 25mila euro

Da asilo a ricovero per senza tetto. La Giunta comunale ha deliberato uno stanziamento per trasformare Palazzo Fossombroni, ex asilo nido aziendale dell'ente, a luogo dove i clochard potranno trascorrere le notti più rigide al caldo. Nel...

Da asilo a ricovero per senza tetto. La Giunta comunale ha deliberato uno stanziamento per trasformare Palazzo Fossombroni, ex asilo nido aziendale dell'ente, a luogo dove i clochard potranno trascorrere le notti più rigide al caldo.

Nel dettaglio saranno messi a disposizione i locali "posti al piano terra del Palazzo Fossombroni, adiacenti agli ambienti della Parrocchia di S. Domenico, nei quali viene svolto il servizio di distribuzione di pasti caldi e vestiari destinato alle persone indigenti". A due passi quindi da dove viene servito un pasto caldo serale.

Palazzo Fossombroni avrà bisogno di alcuni lavori di adeguamento per essere utilizzato. In particolare si parla di riconversione dei servizi igienici esistenti - che non dovranno più rispondere alle esigenze dei bambini, ma quelle di adulti - di creazione di un locale per il personale a presidio dell'immobile e di integrazione degli impianti elettrici e termici. Dovranno inoltre essere verificati dei dispositivi di emergenza/sicurezza presenti nei locali.

Il costo complessivo, si legge nella delibera, sarà di 26mila 500 euro.

Un investimento che va ad aggiungersi anche al contributo che il Comune ha acconsentito a dare alla Caritas Diocesana di Arezzo Cortona e Sansepolcro a sostegno delle mense pari a 25 mila euro. Una fetta importante di quelle che sono le spese previste per tali mense, ovvero 36mila euro. Soldi che andranno a sostenere un'attività intensa e imprescindibile "fino al 31 Agosto 2016 - si legge nella delibera di Giunta -, il servizio ha consentito di erogare 2.049 buoni mensa ad altrettanti utenti e 19.147 pasti nelle tre mense esistenti nel territorio (mensa Giotto, mensa Saione e mensa San Domenico)". Oltre 19 mila pasti caldi, centinaia di persone aiutate con un unico obiettivo: far fronte all'aumento del "numero di persone e famiglie in condizioni di “bisogno alimentare”, che corrisponde alla difficoltà e, nei casi più gravi, all’incapacità di procurarsi quanto occorre per l’alimentazione quotidiana, sia pure considerata nella sua soglia essenziale".

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