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Che fine ha fatto la croce di Santa Flora? Verrà restaurata e tornerà sulla collina

Molti hanno notato la scomparsa della grande croce metallica fusa nel 1900 dalla Fonderia Bastanzetti. Il parroco l'ha messa in custodia dopo un atto vandalico, in attesa che tutto il luogo venga riqualificato

Erano giunte segnalazioni riguardo la scomparsa della grande croce metallica fusa nel 1900 dalla Fonderia Bastanzetti, che dal secolo scorso campeggia di fronte alla facciata della chiesa delle Sante Flora e Lucilla sulla collina di Santa Flora, a sud ovest di Arezzo.

Il manufatto era stato infatti rimosso oltre un anno e mezzo fa e da allora si erano rincorse varie voci sul suo destino. Chi parlava di furto, chi di trasferimento in un laboratorio di restauro, chi di spostamento non autorizzato per metterla al riparo dalle intemperie, che aveva tuttavia provocato un danno al basamento in materiale lapideo. Voci, appunto.

Il parroco di San Marco alla Sella don Silvano Paggini, al cui territorio parrocchiale quello di Santa Flora è oggi aggregato, ha provveduto a chiarire la questione specificando che la croce era stata rimossa e messa in custodia su sua autorizzazione e di quella dell’Ufficio diocesano per l’Arte Sacra di Arezzo, Cortona e Sansepolcro per motivi di sicurezza, dopo un atto vandalico da parte di ignoti che avevano tentato di rovinare il manufatto provocando una spaccatura alla base in pietra. La situazione precaria aveva convinto il sacerdote a togliere la croce non più stabile e potenziale pericolo in caso di caduta, in attesa dei fondi utili al suo restauro e alla ricollocazione.

Ci troviamo in un luogo di pregio paesaggistico e panoramico alle porte della città, frequentato dagli amanti delle passeggiate nella natura, ma di grande importanza anche per la storia aretina. Nella zona, infatti, in epoca medievale sorgeva la potente abbazia benedettina di Santa Flora e Lucilla, smantellata per volere del Comune di Arezzo alla fine del XII secolo, quando i monaci furono invitati a entrare dentro le mura cittadine nell’ottica di limitare e controllare la loro influenza temporale. Gli habitués della collina avranno già notato negli ultimi tempi che tutta l’area intorno alla chiesa è stata ripulita da rovi e altra vegetazione infestante che quasi l’avvolgevano.

Don Silvano Paggini spiega che è un primo passo verso la riqualificazione del luogo, per il quale è prevista, grazie ai fondi dell'8x1000 alla Chiesa Cattolica, anche la sistemazione della canonica adiacente, sempre in collaborazione e accordo con l’Ufficio diocesano per l’Arte Sacra, che tra i suoi vari compiti ha quello di esaminare i progetti di restauro degli edifici religiosi e di vigilare sulla corretta esecuzione degli stessi. All’interno di questi futuri interventi verrà inserito il recupero della croce e del suo basamento.

I frequentatori del colle non vedono l’ora di ammirarla di nuovo, perché tra quelle commissionate alla gloriosa Fonderia Bastanzetti nei suoi primi anni di attività ad Arezzo, la croce di Santa Flora è senza dubbio una delle più belle e meglio conservate.

La chiesa delle sante Flora e Lucilla

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