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Mascherine e green pass: da oggi la stretta si allenta. Nuove regole verso la normalità

Anche se la mascherina non finirà ancora in un cassetto - almeno fino al 15 giugno - il green pass sembra essere arrivato al capolinea

Un passo verso il ritorno alla normalità, che adesso sembra davvero vicina. Anche se la mascherina non finirà ancora in un cassetto - almeno fino al 15 giugno - il green pass sembra essere arrivato al capolinea. Da oggi le regole cambiano, si allentano, e gli aretini potranno tirare un primo vero sospiro di sollievo. 

Le regole dal 1 maggio al 15 giugno

Le mascherine per altri 45 giorni ci faranno compagnia. Saranno infatti ancora obbligatorie in alcune situazioni quali salire su autobus, metro, treno, traghetto o aereo. Il dispositivo di sicurezza (ffp2) sarà ancora necessario per entrare in cinema, teatri, palazzetti (non allo stadio), e poi per le visite negli ospedali e nelle rsa.

I dispositivi continueranno ad essere presenti anche a scuola: l'anno è destinato a concludersi con la mascherina sul volto. L'obbligo infatti resta  per gli studenti di tutti gli ordini e gradi dai sei anni in su, (ma non più per i bambini che hanno compiuto da poco 6 anni e frequentano le ultime settimane di scuola materna). 

Dove non serve la mascherina

Da oggi però la mascherina non sarà più necessaria  sia all'aperto sia al chiuso in bar e ristoranti, luoghi dove non sarà più richiesto a nessuno nemmeno il Green Pass. Nessun obbligo anche per entrare o uscire dai locali, o quando ci si alza per andare ai servizi. Per esercenti, camerieri e baristi sono previste attualmente le mascherine in base al protocollo di sicurezza che verrà rinnovato/modificato il 4 maggio.

L'obbligo decade da oggi anche in tutti i negozi e supermercati, nelle banche, in uffici postali, musei e biblioteche, palestre. Nonché dal barbiere, dal parrucchiere e dall'estetista. 

Dove non serve il green pass

E nei luoghi del divertimento? Al chiuso non sarà più richiesto alcun green pass, come non sarà necessario nemmeno per spettacoli ed eventi all'aperto. Via libera dunque in stadi e "concertoni".  La certificazione non servirà nemmeno per concorsi pubblici, mense, per frequentare palestre e piscine al chiuso, partecipare a feste e cerimonie, convegni e congressi, entrare in discoteche e sale da gioco.

Cosa accadrà nei luoghi di lavoro?

Nei luoghi di lavoro privati è ancora previsto l’obbligo di mascherina. Imprese e sindacati si rivedranno la prossima settimana per verificare se prorogare o modificare le attuali regole, che restano per ora in vigore fino a quella data: è realistico pensare che l'obbligo potrebbe trasformarsi in una semplice raccomandazione.

Il Green Pass basico non è stato, in sintesi, prorogato né per i lavoratori pubblici né per quelli privati. Questo anche per chi abbia compiuto 50 anni, nonostante l'obbligo vaccinale in vigore fino al 15 giugno. Dal primo maggio, tranne che in ospedali ed Rsa (dove serve anche il Super Green Pass per accedere), in tutti i luoghi di lavoro sia pubblici sia privati decade l'obbligo di mascherina.

Il certificato verde non cessa di esistere, ma non sarà più richiesto in Italia tranne che per le visite in ospedale e nelle Rsa (residenze sanitarie assistenziali) per anziani, dove sarà necessario esibire il super green pass fino al 31 dicembre. Ma attenzione: in base alle regole in vigore il certificato che attesta la vaccinazione o la guarigione è necessario ancora per viaggiare all’estero. Le regole cambiano a seconda dei Paesi di destinazione ma il certificato verde continua a essere necessario per l’ingresso nei Paesi dell’Ue.

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