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Lo sport sociale e aperto a tutti: nasce l’Us Acli di Arezzo

La costituzione ufficiale dell’ente è avvenuta in occasione del primo congresso provinciale

Lo sport sociale e aperto a tutti: nasce l’Unione Sportiva Acli di Arezzo. La costituzione ufficiale è avvenuta in occasione del primo congresso provinciale che ha trovato il proprio fulcro nell’elezione degli organigrammi dirigenziali e nella condivisione del percorso che verrà avviato nei prossimi mesi con l’obiettivo di promuovere attività motorie, ludiche e sportive. L’appuntamento si è svolto con la presenza in videocollegamento del vicepresidente nazionale dell’Us Acli Luca Serangeli e del presidente regionale dell’Us Acli Leonardo Cappellini e, facendo affidamento sull’iniziale coinvolgimento di dieci società sportive locali impegnate in diverse discipline, ha permesso di dare il via anche in terra d’Arezzo all’esperienza di un ente ramificato in tutta la penisola e forte di quasi settecentomila soci.
“Us Acli: associazioni in rete. Con lo sport protagonisti dei cambiamenti” è stato il titolo del congresso che ha condotto all’elezione a presidente di Diego Ferri che farà affidamento su Nicola Madia (vicepresidente e responsabile amministrativo) e su Marta Massai (responsabile all’organizzazione e allo sviluppo associativo). Il consiglio provinciale sarà composto anche da Ruggero Carotti, Andrea Gallorini e Riccardo Sestini, oltre che da Roberto Poledrini come revisore unico. L’appuntamento è stato arricchito da una fase di dibattito e confronto volto a definire il prossimo operato dell’Us Acli che sarà orientato in una triplice direzione: promozione sportiva, sociale e formazione. In quest’ottica rientreranno l’organizzazione di eventi e di manifestazioni promozionali che, potendo contare sulla rete dei trentasei circoli locali, saranno rivolti a bambini e ragazzi per valorizzare le attività sportive come strumento di ricreazione, educazione, aggregazione e salute per ogni età e per ogni condizione, oltre che di inclusione per le persone più esposte a rischi di emarginazione fisica e sociale. Una particolare attenzione sarà orientata all’attivazione di servizi in sostegno alle società nelle diverse pratiche burocratiche quali la tutela assicurativa e la promozione della tutela sanitaria, mentre specifici percorsi di formazione o aggiornamento verranno rivolti a operatori, figure professionali e dirigenti per fornire assistenza e consulenza per leggi e normative in materia sportiva per la tutela del diritto allo sport di tutti e per il riconoscimento dello sport come elemento indispensabile per un nuovo welfare. 

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