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Cortona, migranti volontari per la cura del territorio. Il sindaco: "Esperienza emozionante"

Nel mese di luglio, in attuazione del "Regolamento per la cura dei beni comuni", è stato stipulato il patto di collaborazione “PartecipAzione dei migranti alla cura dei Beni Comuni”, con l'adesione della Provincia di Arezzo, dei soggetti gestori...

Nel mese di luglio, in attuazione del "Regolamento per la cura dei beni comuni", è stato stipulato il patto di collaborazione “PartecipAzione dei migranti alla cura dei Beni Comuni”, con l'adesione della Provincia di Arezzo, dei soggetti gestori dei CAS e del progetto SPRAR (ARCI Comitato Regionale Toscano, cooperativa l’Isola che non c’è, Associazione Sichem, Cooperativa l’Aurora) e di cooperative e associazioni del territorio comunale (AION Cultura, Solidarietà AUSER Camucia, Etruria Animals Defendly). Il patto di collaborazione, promosso e coordinato dall’assessore alle politiche sociali e ambiente Andrea Bernardini, ha coinvolto i 29 migranti dei CAS presenti nel Comune di Cortona seguiti da un tutor della Cooperativa COLAP. Le zone interessate alle attività di volontariato e cura del territorio sono state Cortona, Camucia, Fratta, Terontola e Montecchio. I migranti sono stati dotati di attrezzature e di giubbetti ad alta visibilità con la scritta “Volontario per i Beni Comuni”.

"E’ stata un’esperienza molto positiva - afferma il sindaco Francesca Basanieri. I ragazzi hanno svolto un totale di ben 937 ore di volontariato per la cura del territorio nelle varie frazioni: dalla pulizia e raccolta rifiuti nei giardini, strade e piazze, alla pulizia dei tombini, raccogliendo una media di 15 sacchi di rifiuti al giorno".

Il loro lavoro si è concentrato con successo su tanti aspetti della cura del territorio: dalla pulizia e manutenzione dei giardini (come il “Parterre” di Cortona,“Pinetina” e “Rondò”, via Lauretana di Camucia e i giardini di Montecchio) alla pulizia di strade e piazze (gradinate di Viale Cesare Battisti, parcheggio Piazza del Mercato a Cortona, piazza Sergardi, piazza Chateau Chinon, Piazzale Europa a Camucia), dalla raccolta di rifiuti vari (lattine, cartacce, mozziconi di sigaretta in tutte le strade sopracitate) alla pulizia dei tombini tutta la zona centrale di Camucia (compreso quelli della stazione e retro stazione), di Via Combattenti e piazza Madre Teresa a Terontola e della strada che va dalla Chiesa fino al Cimitero di Santa Caterina, in Località Fratta.

Giornalmente, sono stati riempiti 15 sacchi di rifiuti vari, a dimostrazione della mole di lavoro volontario svolta dai migranti. Nei mesi estivi i migranti ci hanno anche aiutato per due importanti traslochi (nido, scuola dell’infanzia e scuola secondaria di primo grado di Camucia e ludoteca di Cortona) con ottimi risultati. Questo lavoro coordinato dall’ufficio ambiente, con la Coop. Soc. Athena e la Coop. Colap, ha consentito di organizzare i trasferimenti in maniera precisa e puntuale nonostante i tempi ristretti, limitando i disagi per le famiglie e garantendo le aperture dei servizi nei tempi previsti. Anche il canile di Ossaia ha potuto accogliere il lavoro volontario dei migranti, che hanno fornito supporto per attività di manutenzione delle recinzioni e permesso l’attività di sgambamento di alcuni cani.

"I migranti - conclude il sindaco di Cortona - si sono distinti per entusiasmo, dedizione ed educazione, rispettando sia gli orari che i consigli del tutor, con il quale hanno instaurato un ottimo rapporto di fiducia. La popolazione ha potuto vederli all’opera e constatarne la disponibilità e la correttezza e questo è senza dubbio un risultato straordinario. E’ stato emozionante consegnare i primi attestati di partecipazione a questo gruppo di ragazzi”.

Il progetto, a questo punto, cresce ancora e i migranti hanno sperimentato la costruzione di un percorso condiviso con diversi soggetti (Azienda USL Sudest Toscana - Salute mentale, SERD, Salute Immigrati; Cooperativa L’Aurora; Cooperativa L’isola che non c’è; Associazione SICHEM CARITAS; Arci Toscana; Colap Cooperativa di tipo B; Associazione l’Arca; Consorzio COMARS - RSA Sernini; Cooperativa Sociale Athena; Confesercenti; Solidarietà AUSER Camucia; Cooperativa AION Cultura; Associazione Etruria Animals Defendly Canile Comunale; Centro per l’integrazione; Associazione Pronto Donna) che, ascoltate le istanze dei migranti, alla presenza del mediatore culturale, hanno messo a disposizione le rispettive competenze e collaborato alla definizione di un percorso innovativo, coordinato dai Servizi Sociali.

Ciò che ne è scaturito è il progetto “Reti in Rete - integrazione delle risorse per l’inclusione e la coesione sociale” finanziato dalla Regione Toscana. Un percorso strutturato, capace di conciliare le esigenze di riconoscimento delle competenze con il bisogno di consolidarle e acquisirne di ulteriori, per sostenere l’ingresso nel mondo del lavoro, ma anche per elaborare i vissuti personali, stimolare il dialogo e il confronto, creare interazione, inclusione e coesione sociale. Il progetto sarà realizzato nel periodo ottobre-dicembre 2018.

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