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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Natale, verso l'ok allo spostamento tra comuni: ipotesi e limitazioni

Confronto serrato per tracciare le norme che permetteranno di spostarsi tra comuni della stessa provincia per ricongiungersi ai parenti e trascorrere le festività

Natale fuori comune? Si, ma non senza limitazioni. Dopo il passo indietro del Governo, che nel Dpcm entrato in vigore il 4 dicembre negava la possibilità di spostarsi il 25 il 26 e il 31 dicembre tra comuni della stessa provincia, adesso è in corso un tira e molle con gli enti locali per definire le misure che regolino gli spostamenti tra comuni. 

I primi a insorgere di fronte al decreto legge sono stati i sindaci e i governatori che hanno immediatamente sollecitato la necessitòà di modifiche, appellandosi alla volontà e alla necessità delle famiglie che vivono a chilometri di distanza di potersi riunire per le festività.

Accorato l'appello dei primi cittadini dei piccoli comuni che hanno subito parlato di un paradosso normativo: "'E' assurdo - hanno detto  che si possa andare da una parte all’altra di una città metropolitana, invece non è consentito fare distanze brevi".  Poi è arrivata la proposta dell'Unione delle Province, ovvero concedere la possibilità di spostamenti tra comuni all’interno della stessa provincia nelle giornate delle festività. Proposta che poi è stata accolta dal governo, ma con alcune limitazioni alle quali stanno lavorando

Sono tante le famiglie aretine che attendono un responso: da chi vive al confine tra i due comuni (l'esempio classico è quello di Capolona e Subbiano, o addirittua Levane, frazione divisa tra Montevarchi e Bucine), a chi ha i propri cari in un'altra vallata, ma sempre nella stessa provincia. Ad essere penalizzati sarebbero proprio i residenti dei piccoli comuni. 

Le possibili deroghe

Al momento il decreto prevede il divieto assoluto di spostamenti tra regioni (anche se in zona gialla) dal 21 dicembre al 6 gennaio, nonché quello tra Comuni nei giorni 25-26 dicembre e 1 gennaio. Per tutto il periodo è previsto anche il coprifuoco dalle 22  alle 5   (che in occasione del Capodanno viene esteso fino alle 7). Ma prevede anche che si possa comunque far rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. 

Una delle ipotesi di modifica del decreto potrebbe essere quella di prendere in considerazioneun raggio massimo di chilometri entro il quale consentire di muoversi. Secondo alcune indiscrezioni si parlerebbe di un'ampiezza tra i 20 e i 50 chilometri e di una deroga che potrebbe valere soltanto per i comuni sotto i 15mila abitanti. Un'altra ipotesi sarebbe invece quella di permettere gli spostamenti tra i piccoli comuni confinanti: in questo caso la soglia sarebbe quella dei centri con meno di cinquemila abitanti.

Le faq del Governo

In attesa delle modifiche resta in vigore il decreto dello scorso 4 dicembre. Il Governo, per spiegare meglio come comportarsi ha pubblicato una serie di risposte alle domande più frequenti. Ecco una sintesi di come comportarsi - salvo deroghe - proprio a ridosso e durante le giornate di festa.

21 dicembre: entra in vigore il divieto di spostamento tra Regioni, anche se in fascia gialla.
Da questa data si potrà uscire dal confine regionale soltanto per "comprovate esigenze" che possono essere ricondotte a motivi di lavoro, urgenza e salute. Sarà possibile andare da un parente o da un amico se non è autosufficiente. Sempre in questa data entra in vigore il divieto di trasferirsi nelle seconde case fuori Regione, anche se in fascia gialla. Si potrà andare soltanto «per motivi urgenti quali crolli, rottura di impianti idraulici o del gas, effrazione dei ladri, ma con l’autocertificazione e restare sul luogo solo per il tempo utile a ultimare l’intervento».

Coniugi/partner che vivono in cittò diverse per motivi di lavoro: sarà possibile ricongiungersi anche dopo il 21 dicembre per trascorrere insieme le feste?
Sarà possibile se il luogo scelto per il ricongiungimento coinciderà con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione.

Che cosa si intende per abitazione?
È il luogo dove si abita di fatto, con una certa continuità e stabilità (quindi per periodi continuati anche se limitati, durante l’anno) o con abituale periodicità e frequenza (per esempio in alcuni giorni della settimana) e tuttavia sempre con esclusione delle seconde case.

Se vado da un parente non autosufficiente in un altro comune o regione quando vigono i divieti possono venire con me il mio coniuge/partner o i miei figli?
Non è possibile spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza necessaria: di norma la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori che abitualmente già assiste.

25, 26 dicembre, 1 gennaio 2021, salvo deroghe, entra in vigore il divieto di uscire dal proprio Comune. Cosa si potrà fare?
Si potrà uscire dal Comune soltanto per "comprovate esigenze", legate a motivi di lavoro, urgenza e salute. • Si potrà andare da un parente o da un amico non autosufficiente.
Il ricongiungimento per le coppie è previsto soltanto per stare nell’abitazione dove abitualmente si vive.
E' consentito lo spostamento anche tra Comuni per andare a trovare i figli minorenni se si è separati o divorziati.

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