rotate-mobile
Attualità

Covid-19, l'appello: "Chiamare l'Asl solo per segnalare contatti e rientri". Il volontariato in prima linea: distribuiti i kit

I centralini telefonici messi a disposizione per segnalare rientri dalla Cina oppure sintomi da prendere in considerazione e analizzare sono stati presi d'assalto, probabilmente senza motivo. Parte di nuovo l'appello all'uso con criterio

Ai numeri istituiti ieri dalle aziende sanitarie solo per la segnalazione obbligatoria di contatti con eventuali casi confermati di Covid-19 e rientri dalle aree a rischio negli ultimi 14 giorni, continuano ad arrivare centinaia di chiamate improprie, di persone che chiedono solo informazioni e chiarimenti. Queste chiamate intasano le linee telefoniche, impedendo di trovare libero a chi deve obbligatoriamente telefonare per le segnalazioni.

Per tutte le inforazioni il numero verde della Regione

Per le informazioni è in funzione il numero verde istituito dalla Regione: 800.556060, opzione 1, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 15. A questo numero rispondono operatori adeguatamente formati. Il servizio fornisce orientamento e indicazioni sui percorsi e le iniziative individuate dalla Regione sul tema del Coronavirus.

Sempre per avere informazioni, i cittadini possono rivolgersi al numero verde istituito dal Ministero: 1500, attivo 24 ore su 24. A questo numero rispondono anche mediatori culturali che dialogano con i cittadini cinesi che si rivolgono al servizio.

Le telefonate alla Asl solo in casi specifici

Ripetiamo che ai numeri aziendali, dovranno rivolgersi soltanto: i soggetti che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di Covid-19; e tutte le persone che negli ultimi 14 giorni abbiano fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall'epidemia. Per i soggetti che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati, la Asl disporrà la misura della quarantena con sorveglianza attiva. Per chi è rientrato dalle aree a rischio, la Asl adotterà la misura della permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva. Le persone che chiameranno il numero aziendale dovranno comunicare i propri dati personali: nome, cognome, indirizzo, domicilio e numero di telefono.

Questi i numeri delle tre aziende sanitarie:

Asl Toscana centro (Firenze, Prato, Pistoia, Empoli): 055 5454777.

Asl Toscana nord ovest (Pisa, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Viareggio): 050 954444.

Asl Toscana sud est (Arezzo, Grosseto, Siena): 800 579579.

Sono anche in distribuzione da parte della centrale operativa, i kit per le ambulanze che di Croce rossa, Anpas e Misericordie che fanno parte del sistema di emergenza urgenza nell'Aretino.

In realtà tutte le ambulanze in servizio sia nelle uscite ordinarie che in quelle d'urgenza, si erano già dotate di strumenti di questo tipo, della tuta integrale impermeabile di tipo 4, delle mascherina dalla massima protezione con il codice FFP3, degli occhiali e dei guanti. Adesso, a livello regionale, questo sistema viene messo a regime, grazie ad un lavoro comune portato avanti dal presidente di Anpas Toscana, Dimitri Bettini, dal direttore regionale della Cri, Pasquale Morano e dal presidente delle Misericordie Toscane, Alberto Corsinovi, che hanno informato i volontari impegnati nel sistema dell’emergenza sanitaria sulle modalità di gestione dei servizi. 

«I kit per gli equipaggi delle ambulanze toscane saranno distribuiti nelle centrali operative di tutta la Toscana; solo dopo aver indossato i presidi necessari gli equipaggi potranno intervenire sui casi sospetti». 

Come intervengono i soccorsi

Il trasporto verso l’ospedale di pazienti per i quali si sospetta il contagio dovrà avvenire secondo le seguenti modalità: dopo l’attivazione da parte del 118 delle ambulanze che dovranno eseguire il servizio, gli equipaggi dovranno recarsi presso la centrale operativa per indossare il kit di auto protezione; successivamente sarà effettuato il trasporto. 

Intanto con una nuova ordinanza che integra la precedente, la Regione ha fornito ulteriori elementi per quanto riguarda la profilassi: obbligo di mascherina all’ingresso del pronto soccorso per tutti coloro che manifestano tosse, febbre o sintomi influenzali fin dalla presentazione al triage, ossia dall’arrivo con il mezzo di soccorso. Va ribadito che saranno inviate in casi sospetti solo ambulanze attrezzate con i presidi necessari. I mezzi comunque al termine di ogni trasporto saranno sottoposti alla disinfezione così come prevede il protocollo per i servizi su malattie infettive.

Volontariato in prima linea

Ma l’altro obiettivo, sul quale anche il volontariato è coinvolto, è quello della profilassi personale e delle azioni a tutela dell’igiene come metodo per ridurre il rischio di contagio. Nella nuova ordinanza la Regione ha deciso di affiggere una cartellonistica apposita per sensibilizzare i cittadini all’igiene delle mani.

«Il volontariato è in prima linea per aiutare i cittadini – dicono Bettini, Corsinovi e Morano – siamo presenti negli aeroporti per i controlli sulla temperatura, siamo in servizio sulle ambulanze per fronteggiare questa emergenza. L’uso dei dispositivi di protezione individuale è da sempre una delle abitudini irrinunciabili nella nostra attività quotidiana di soccorso. Ma ora siamo impegnati anche diffondere queste buone pratiche nella cittadinanza. Lavarsi le mani in primis, visto che è una importante forma di autodifesa contro il contagio».

L’igiene profonda e ripetuta delle mani con sapone o gel igienizzante a base alcolica è una pratica consigliata per tutti i cittadini.

Aggiornamento dalla Regione Toscana

I casi positivi di Covid-19 verranno comunicati direttamente dal capo della Protezione civile nazionale, commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus.

Si informa che né la Regione né le aziende sanitarie daranno comunicazione dei risultati negativi dei test diagnostici eseguiti nei tre laboratori di microbiologia e virologia delle aziende ospedaliero universitarie di Careggi, Pisa e Siena.

Per quanto riguarda eventuali casi positivi, che al momento in Toscana non risultano, una integrazione alla circolare emanata stamani dal Ministero della salute sollecita le Regioni a comunicare alla Protezione civile, a fine mattinata e a metà pomeriggio, il numero di casi positivi che si sono verificati entro i propri confini. Sarà il capo della Protezione civile Angelo Borrelli a dare comunicazione unificata, nei due punti stampa istituzionali delle ore 13 e 18, di tutti i casi positivi che si sono verificati a livello nazionale e territoriale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Covid-19, l'appello: "Chiamare l'Asl solo per segnalare contatti e rientri". Il volontariato in prima linea: distribuiti i kit

ArezzoNotizie è in caricamento