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"Non solo soccorso, ma anche sostegno alle famiglie": ad Arezzo il grande cuore della Croce Rossa

Oltre 100 volontari impegnati durante la “Fase 1” per soccorso, mascherine, pacchi viveri e spese a domicilio

Un cuore solidale che batte per aiutare le famiglie e prestare soccorso a chi soffre: è quello della Croce Rossa Italiana di Arezzo, testimoniato anche dai numeri.
Dal quotidiano soccorso alle persone che si rivolgono al 118, con i servizi ordinari e con l’ambulanza dedicata Covid, sono oltre 60 i volontari e 7 i dipendenti scesi in campo per affrontare la “guerra” al virus, ai quali si sono aggiunti circa 40 volontari temporanei che hanno seguito un breve corso e che quotidianamente danno una mano per la distribuzione dei pacchi alimentari, consegna farmaci e spese a domicilio.
Quasi ininterrotta l’attività della Sala Operativa Provinciale che dal 9 marzo è stata attiva per oltre 360 ore di presidio per il monitoraggio, coordinamento e reportistica di tutte le unità periferiche Cri, il servizio SeP -supporto psicologico- con due psicologhe volontarie che hanno prestato servizio con 40 ore di tele-assistenza ai volontari di tutta la regione ed alle persone in difficoltà od in solitudine segnalate dalla Regione Toscana.
Per 21 giorni una infermiera volontaria ha prestato servizio in una Rsa Covid di Pontremoli (MS) su richiesta diretta del Comitato Nazionale della Cri.
Circa 5000 le mascherine consegnate per il Comune di Arezzo, oltre 400 le spese a domicilio e circa 150 consegne di farmaci, compreso l’assistenza domiciliare ai cittadini residenti in regime di isolamento domiciliare perché positivi al Covid, od in quarantena, segnalate dallo stesso Comune; a questo si aggiungono anche 3 trasporti urgenti di apparecchiature elettromedicali dalla centrale Cross della Regione Toscana per l’ospedale San Donato di Arezzo, l’ospedale Misericordia di Grosseto e l’ospedale Le Scotte di Siena.
In questa emergenza c’è però un dato altamente positivo: nessuno dei volontari e dei dipendenti è risultato, fino ad oggi, positivo al Coronavirus, grazie all’attenta e precisa preparazione di tutto il personale ad affrontare situazioni di emergenza, all’applicazione scrupolosa dei protocolli anti-contagio ed al costante utilizzo dei kit con dispositivi di protezione individuale da Covid-19.

“C’è stata un’ emergenza dentro l’emergenza Covid - spiega il presidente Luca Gradassi - abbiamo avuto un incremento di oltre il 40% delle famiglie in difficoltà da assistere, una vera e propria emergenza sociale”; attraverso il numero verde “Cri per le persone”, il numero dedicato del centralino Cri di Arezzo e grazie al costante dialogo con i servizi sociali del Comune è partita una gara di solidarietà che ha permesso di soddisfare tutte le richieste di aiuto e che ancora oggi non è finita. 

Grazie all’accordo tra Cri Nazionale e Fca - prosegue il presidente - ci è stata messa a disposizione per 60 giorni una Fiat 500L per le consegne dei farmaci e dei beni di prima necessità che ad oggi ha percorso quasi 3mila chilometri”. E se si spera che il virus continui a rallentare la sua corsa, ciò che non si ferma è la generosità: “All’inizio siamo stati un po’ in difficoltà, ma grazie alla CRI Nazionale, al nostro Comitato Regionale ed alla infinita generosità degli aretini ci sono arrivate donazioni di prodotti alimentari, di beni di prima necessità e di confezioni di prodotti per le pulizie che abbiamo prontamente distribuito ai bisognosi”.
I sette principi su cui si basa l’attività dell’Associazione vedono al primo posto l’Umanità; e proprio l’umanità che contraddistingue l’operato dei volontari della Croce Rossa è testimoniata dalle quotidiane attestazioni di stima, affetto e gratitudine che ricevono ogni volta che fanno visita ai bisognosi ed alle famiglie in difficoltà; “A volte ci chiedono di restare per fare due chiacchiere, altre ci chiedono  se ci possono adottare come nipoti, molto spesso ci ringraziano dicendo che se non ci fossimo stati noi non avrebbero saputo come andare avanti e ci scrivono SMS semplicemente per sapere come stiamo o per augurarci buon lavoro: tutto questo è l’inestimabile valore della ricompensa che i nostri volontari ricevono ed a loro va il mio modesto grazie per tutto quello che fanno.”

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