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Coronavirus, Ghinelli: "Toscana non è focolaio, nessuna decisione drastica e scuole aperte"

Oggi i sindaci toscani hanno incontrato Rossi: ribadito l'orientamento del Comune di grande attenzione

La Toscana non si fa fermare dal Coronavirus. Questo pomeriggio i sindaci hanno incontrato il governatore Enrico Rossi e il resoconto dell'incontro appare confortante.

"La nostra Regione al momento non è tra le Regioni focolaio - spiega al termine dell'incontro il primo cittadino di Arezzo, Alessandro Ghinelli - , non è tra le regioni che presentano numerosi casi di contagio e pertanto fa parte di quelle regioni dove, pur nella massima attenzione e prudenza, si ritiene di non dover prendere decisioni drastiche rispetto al normale svolgimento delle attività. Le scuole pertanto rimarranno aperte, non solo nella città di Arezzo ma in tutta la Toscana".

Poi Ghinelli spiega nel dettaglio quello che continua ad essere l'orientamento del Comune di Arezzo.

"Pur nel necessario rispetto delle indicazioni ricevute - spiega - l'orientamento è quello di continuare in una linea di grande attenzione mettendo in campo, come abbiamo fatto fin dall'inizio, e anche prima rispetto alle odierne criticità, una serie di azioni di prevenzione a tutela della salute dei cittadini. Il Governatore Rossi ha ripetuto le poche ma chiare misure intraprese dalla Regione ed i comportamenti da tenere per non intralciare l'attività delle strutture sanitarie, che sono i seguenti".

Ma quali sono queste linee che il Comune sta già seguendo:

"Per chi ha lievi patologie alle vie respiratorie- prosegue Ghinelli -, quali raffreddore e tosse: rimanere a casa e contattare il medico di famiglia. Nel caso dell'aggravarsi dei sintomi: chiamare il medico di famiglia e seguire le sue istruzioni senza recarsi al pronto soccorso autonomamente. I numeri di telefono messi a disposizione vanno usati nel seguente modo: 1500 per informazioni generiche riguardanti i rientri da zone rosse 'secondo il DPCM 23 febbraio del Governo'; numero verde della Ausl Toscana sud est 800 579579 per chi proviene dalle zone a rischio e ha sintomi alle vie respiratorie; numero 118 solo in caso di emergenza. Il tampone faringeo si fa soltanto a giudizio della autorità sanitaria nei casi previsti (comparsa sintomi e quadro epidemiologico riferibile alla patologia COVID-19)”.

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