Conviene far la spesa ad Arezzo. La mappa dei supermercati meno cari

C'è un motivo in più per cui gli aretini possono essere contenti di vivere nella propria città: la convenienza dei supermarket. Lo dice l'ultima versione, pubblicata questa mattina, della trentennale classifica di Altroconsumo. Una graduatoria che è frutto di un'approfondita analisi dell'associazione, fatta monitorando 885 punti vendita nelle 20 regioni d'Italia, rilevando 1.083.983 prezzi su 105 categorie di prodotti (alimentari freschi e confezionati, prodotti per l’igiene personale e per la casa). Arezzo è la seconda città d'Italia tra le 68 visitate dagli esperti di Altroconsumo, subito dopo Verona.

In media, una famiglia aretina spende per riempire il carrello in un anno poco più di 6mila euro (6.017), nella città dell'Arena la spesa cala a 5.999 euro. In generale, i toscani non possono lamentarsi: Firenze è terza con 6.021; Pistoia quarta con 6.022; Pisa quinta con 6.046; Livorno 12esima con 6.156. Chiudono la classifica Palermo, Ascoli Piceno, Pescara e Aosta, dove far la spesa costa 600 euro in più che a Verona.

Il segreto del risparmio per il consumatore, dice Altroconsumo, sta nella concorrenza: "Dove non c’è dinamica concorrenziale i prezzi si allineano verso l’alto e lì stanno. Dove invece si fronteggiano insegne a suon di sconti chi vince è il consumatore e il suo portafogli ci guadagna: a Pordenone, Torino o Cuneo, e anche Napoli, il delta del risparmio supera i mille euro. Al contrario, scarse possibilità a Reggio Calabria e Caserta: solo 150 euro di differenza tra punti vendita più e meno cari".

Aspetto interessante della ricerca è la classifica della convenienza dei singoli supermercati, stilata regione per regione. La catena con indice 100 è quella più conveniente. Tre le tipologie di spesa prese in esame: una basata sui prodotti di marca, una sui prodotti a marchio commerciale e un'altra sui prodotti più economici.

Prodotti di marca

Prodotti a marchio commerciale

Prodotti economici