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Albo dei volontari dell’amministrazione comunale, il bar al parco Pertini e il Consiglio della Giostra

Consiglio Comunale 22 marzo 2019: le pratiche

Approvato dal consiglio comunale su proposta dell’assessore alle politiche sociali Lucia Tanti il regolamento per lo svolgimento di attività di volontariato nelle strutture e nei servizi comunali:

“apriamo uno spazio di possibilità ai tanti cittadini che in questi anni si sono detti disponibili a fare qualcosa per Arezzo: dall’insegnante in pensione per un servizio di doposcuola, al gruppo di amici per tenere aperto uno spazio espositivo, ai genitori pronti a tinteggiare la parete di una scuola”.

Con il regolamento viene creato l’albo dei volontari dell’amministrazione comunale. Chi chiede di esservi inserito non dovrà per forza iscriversi a un’associazione per svolgere il servizio su cui si è reso disponibile. L’ufficio comunale competente, dai servizi sociali alla manutenzione, valuterà le caratteristiche del volontario che si è offerto e l’effettiva esigenza della prestazione. Se quest’ultima non è necessaria nell’immediato, il volontario, se ritenuto adatto, sarà comunque iscritto all’albo e potrà essere chiamato quando sorge la reale necessità. L’amministrazione è disposta a offrire gli strumenti necessari all’attività da compiere e soprattutto assumerà i costi assicurativi per coprire infortuni e responsabilità civile. Restano inoltre dei limiti di orario giornaliero.

“Una intermediazione che viene meno e dunque genera una penalizzazione per il mondo dell'associazionismo, quando questo territorio ne è ricco da sempre. In più, la soluzione configura più una prestazione d'opera che un vero e proprio volontariato”, per Matteo Bracciali e Francesco Romizi.

Passo propedeutico compiuto dal consiglio comunale in vista del bando pubblico che dovrà portare alla ristrutturazione, all’ampliamento e alla gestione dell’immobile al parco Pertini destinato fino a oggi solo a bar. L’assemblea ha fissato in 15 anni la durata della concessione per i locali. Questi ultimi potranno essere oggetto di un aumento di superficie compreso tra 120 e 150 metri quadrati, mediante l’esecuzione di opere edili di ristrutturazione, a cura e spese dell’aggiudicatario, al fine di consentire lo svolgimento dell’attività anche di ristorazione, per una capienza di almeno 50 posti a sedere.

“Per la natura dell’investimento economico, il cui massimo è fissato in 250.000 euro – ha precisato l’assessore Marcello Comanducci – è stato ritenuto opportuno stabilire questa durata quindicennale al fine di consentire  l’ammortamento della spesa. Con un ulteriore beneficio: la somma potrà essere scomputata dal canone di concessione”.

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