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Come conservare gli pneumatici per mantenerli al massimo dell'efficienza

Come conservare i pneumatici affinché rimangano efficienti? Non tutti gli automobilisti si pongono questa quesito, erroneamente convinti che sia sufficiente sistemare i pneumatici in un angolo del garage per ritrovarli poi pronti all'utilizzo...

Come conservare i pneumatici affinché rimangano efficienti? Non tutti gli automobilisti si pongono questa quesito, erroneamente convinti che sia sufficiente sistemare i pneumatici in un angolo del garage per ritrovarli poi pronti all'utilizzo quando ci sarà bisogno. Oppure – ed è meno raro di quanto si possa pensare – molti sostituiscono i pneumatici al cambio di stagione sbarazzandosi delle “vecchie” gomme, nonostante il loro ciclo vitale sia tutt'altro che concluso. Le gomme stagionali, infatti, vanno ben oltre il singolo utilizzo e possono durare anche anni, se usate in modo non eccessivamente logorante e conservate in maniera ottimale. La conservazione dei pneumatici è infatti una procedura sovente sottovalutata ma di estrema importanza per mantenere le coperture efficienti e non alterarne le caratteristiche, preservandone così per lungo tempo. Inoltre non è un'operazione complessa, dato che si basa su pochi accorgimenti semplici da mettere in pratica e alla portata di chiunque, basta avere – per cominciare – lo spazio sufficiente e l'ambiente adatto. E sì, perché il primo requisito indispensabile per conservare i pneumatici è lo spazio: chi non ha a disposizione un garage, un box, uno scantinato o un ripostiglio in cui collocare le gomme nel periodo di inutilizzo, non può far altro che rivolgersi al proprio gommista di riferimento o in alternativa ad un gommista che mette a disposizione dei clienti uno spazio apposito in cui alloggiare le gomme che non vengono utilizzate. Questa opzione risulta la più comoda in assoluto in quanto sarà il gommista stesso ad occuparsi di tutte le operazioni necessarie per il corretto stoccaggio degli pneumatici, tuttavia tale soluzione presenta dei costi, legati innanzitutto all'affitto dello spazio in cui verranno sistemate le coperture. Per questa ragione chi dispone di spazio adeguato, può provvedere in totale autonomia alla conservazione dei propri pneumatici, seguendo le indicazioni e i consigli dei siti specializzati – come si può leggere ad esempio QUI – grazie ai quali sarà possibile prendersi cura dei pneumatici stagionali nel periodo in cui non vengono utilizzati in maniera ottimale, per ritrovarli in perfette condizioni quando arriverà il momento di rimontarli sulla propria vettura.

Le regole da seguire per conservare al meglio i pneumatici

La conservazione dei pneumatici prevede alcune regole da seguire, a cominciare dal luogo in cui verranno collocate le gomme; assolutamente da evitare la sistemazione all'aperto, una scelta che può rivelarsi molto deleteria per le coperture in quanto la superficie del battistrada tende a seccarsi dando luogo a delle screpolature, conosciute dagli addetti ai lavori con il nome di “screpolature da ozono”, generate proprio dall'esposizione più o meno prolungata alle intemperie. Lo stoccaggio deve avvenire dunque in luoghi chiusi ma sufficientemente areati e con una temperatura costante, che sia compresa fra 10° e 25°; sono da evitare insomma forti escursioni termiche, che certo non sono salutari per i pneumatici; la mescola con cui sono realizzate le gomme, infatti, è sensibile agli sbalzi di temperatura e gli effetti del caldo e del freddo – che rispettivamente allargano e restringono il materiale – possono rovinare le coperture. Lo stesso effetto negativo su di esse può averlo l'esposizione solare, dunque andranno sistemate al riparo dalla luce del sole. Il luogo in cui verranno collocate le gomme dev'essere anche sicuro: cosa si intende con questo termine? Significa che nei paraggi non dovranno essere presenti solventi, sostanze chimiche o idrocarburi e soprattutto bisogna assicurarsi che i pneumatici non entrino in contatto con sostanze di questi tipo, che potrebbero danneggiare il composto con cui è realizzata la mescola. Uguale attenzione è necessaria nei confronti di oggetti taglienti o appuntiti, da tenere ben lontani dalle coperture per evitare che possano accidentalmente bucare o tagliare la superficie della gomma. Infine è altrettanto importante tenere le coperture a distanza da fonti di calore e di ozono (nello specifico trasformatori e motori elettrici), corpi incandescenti e da tutto ciò che può provocare scintille o scariche elettriche. Questi accorgimenti vanno presi a tutela non solo dei pneumatici ma anche dell'incolumità delle persone che si trovano a stretto contatto con il luogo in cui le gomme sono stoccate.

I consigli utili per gli automobilisti

Detto delle regole da osservare in primo luogo per ragioni di sicurezza, è il momento di passare ai consigli utili e alle dritte per gli automobilisti che conserveranno in maniera autonoma i pneumatici stagionali. Prima di procedere allo stoccaggio, bisogna occuparsi della pulizia: le gomme, infatti, vanno lavate con cura per eliminare lo sporco ed eventuali residui che potrebbero creare problemi durante il periodo più o meno lungo di conservazione; si pensi, ad esempio, alla polvere dei freni oppure a particelle di altro tipo che possono interagire con il composto molecolare della mescola e danneggiarlo oppure rovinarlo. Dopo aver lavato il battistrada, intagli compresi, con acqua e sapone, si procede all'asciugatura che dev'essere altrettanto accurata: i pneumatici vanno conservati perfettamente asciutti, senza alcun residuo di sapone o zone umide o bagnate. Prima di provvedere alla disposizione dei pneumatici, c'è chi consiglia di utilizzare del talco industriale da cospargere sulla superficie della gomma, per assicurare così uno stato di conservazione migliore. A questo punto bisogna occuparsi della sistemazione delle coperture e le possibilità per l'automobilista sono diverse, in base soprattutto a come i pneumatici verranno conservati, se con il cerchione oppure senza. Nel primo caso, si aggiunge un altro aspetto di cui occuparsi, ovvero la pressione: i produttori di gomme consigliano di conservare i pneumatici alla pressione da loro stessi indicata, al fine di mantenerne le condizioni sempre ottimali. Proprio in quest'ottica, durante i mesi di inutilizzo, bisognerà intervenire nel caso in cui la pressione dovesse calare, ripristinando quella corretta; la diminuzione della pressione degli pneumatici avviene con maggior frequenza in inverno, per via delle temperature più basse. Esiste poi una strada alternativa che qualcuno suggerisce ma che non viene consigliata dalle aziende produttrici di gomme: gonfiare le coperture ad una pressione di 0.5 bar superiore, che permetterà di ovviare all'eventuale riduzione della pressione durante la conservazione. Si tratta di una scelta più “comoda”, poiché presuppone un controllo meno costante della pressione nel corso dello stoccaggio, facendo affidamento su un livello di pressione superiore. Il gonfiaggio alla pressione corretta impone all'automobilista un monitoraggio più frequente, obbligandolo ad intervenire in caso di diminuzione per ripristinare i valori ottimali indicati dal produttore. Una volta deciso se conservare i pneumatici con il cerchione oppure senza, si può procedere alla loro sistemazione.

Pneumatici con cerchione o senza: come si conservano?

Prima di entrare nel dettaglio della conservazione, ecco una dritta che potrebbe rivelarsi utile per gli automobilisti: al momento dello smontaggio delle ruote, si può annotare la loro posizione in modo da rimontarle al successivo cambio di stagione a posizione invertite, così da assicurare ai quattro pneumatici un consumo più omogeneo e allungarne ulteriormente la durata. Chi decide di conservare le gomme con il cerchione, ha di fronte a se più possibilità di stoccaggio: scopriamole nel dettaglio.

I pneumatici provvisti di cerchione possono essere impilati in orizzontale uno sopra l'altro o in alterativa affiancati in verticale; nel primo caso è indispensabile cambiar loro posizione almeno una volta al mese, in modo da evitare che tutto il peso delle ruote gravi sempre sulla stessa, nel secondo invece servono maggiori accorgimenti. Innanzitutto, come già anticipato in precedenza, sono necessari controlli sulla pressione, affinché rimanga sempre costante, a ciò si aggiunge un'ulteriore operazione che prevede che le gomme vengano ruotate a cadenza regolare – indicativamente una volta al mese – così da evitare che il peso gravi sempre sul medesimo punto. Perché è importante tale intervento? Uno dei problemi principali che riguardano i pneumatici conservati in questo modo è il cosiddetto “spiattellamento”, ovvero l'appiattimento di una sezione della gomma dovuto proprio al peso che per lungo tempo ha inciso su quella parte, finendo per deformarla. Si tratta di un fenomeno che si manifesta soprattutto in inverno, poiché per via delle temperature più basse le gomme hanno minore flessibilità e quando perdono la loro forma originaria non sono più in grado di recuperarla. Quali effetti provoca una gomma spiattellata? Il più evidente sono le vibrazioni, più o meno forti a seconda di quanto è accentuato l'appiattimento; qualcosa di simile avviene quando si lascia la macchina all'aperto in inverno durante le ore notturne, al mattino seguente può capitare di percepire delle vibrazioni che svaniscono dopo alcuni chilometri, il tempo sufficiente affinché le gomme si riscaldino. Bastano dunque poche ore perché si verifichi una deformazione nella gomma a causa del peso, è facile immaginare quanto possa incidere quindi un periodo di inutilizzo di settimane o mesi con la gomma che rimane sempre nella medesima posizione. Un effetto ancora più accentuato e “scenografico” di una gomma appiattita lo si può vedere in Formula 1, quando un pilota spiattella il pneumatico in seguito al bloccaggio di una ruota per una brusca frenata. Le vibrazioni sono talmente forti da costringerlo a rientrare ai box per rimpiazzare la gomma ormai rovinata. A causa dell'appiattimento si rischia di perdere uno o più pneumatici ancora in piena efficienza, ritrovandosi costretti alla sostituzione (con relativa spesa). Ecco perché molti produttori tendono a sconsigliare questo tipo di conservazione: tutto dipende da quanta attenzione si può dedicare al controllo nei mesi in cui le gomme non vengono adoperate. Un'ulteriore opzione di stoccaggio per i pneumatici con cerchione prevede che vengano appesi a dei specifici ganci e lasciati così in sospeso per tutto il periodo di “riposo”. È una soluzione che non richiede monitoraggio, ma in compenso esige un sacrifico in termini di spazio, poiché l'ingombro delle ruote appese è tutt'altro che contenuto, soprattutto se l'ambiente è di ridotta metratura. Esistono poi supporti studiati per questo genere di necessità, come l'albero per pneumatici, il quale consente di impilare le gomme in orizzontale senza però che stiano a contatto fra di loro, grazie alla presenza di sostegni appositi. Il loro costo è molto contenuto, si possono trovare facilmente sul mercato, sia presso i rivenditori tradizionali che nei siti specializzati come gomme-auto.it, e non prevedono alcun tipo di monitoraggio da parte dell'automobilista, poiché i pneumatici possono essere lasciati lì per tutto il tempo della conservazione, con un ingombro limitato.

Lo stoccaggio dei pneumatici senza cerchione offre un numero minore di soluzioni: impilarli in orizzontale è indicato solo per brevi periodi di tempo, mentre è assolutamente sconsigliato appenderli. L'opzione migliore in questo caso è quindi affiancare una all'altra le gomme in verticale, tenendo presenti gli accorgimenti già elencati in precedenza, ovvero almeno una volta al mese le coperture devono essere ruotate per scongiurare l'appiattimento della parte a contatto con la superficie di appoggio. Una variabile da considerare, come già accennato, è il periodo della conservazione; se si tratta di uno stoccaggiobreve”, compreso fra 1 e 3 mesi, è possibile sistemare i pneumatici senza cerchione anche impilati uno sull'altro in orizzontale, ovviamente avendo cura di cambiar loro posizione con adeguata frequenza, pure in questo caso una volta al mese. Inoltre sarebbe meglio poggiarli non a diretto contatto con il pavimento ma su una superficie lievemente rialzata, come può essere ad esempio una pedana in legno. Se però la conservazione è più lunga e supera i 3 mesi, la soluzione più indicata è quella in verticale, evitando pure in questa circostanza che i pneumatici stiano a contatto con il pavimento. Uno stoccaggio ottimale permette di mantenere le gomme sempre al top per quanto riguarda l'efficienza, ottenendo di conseguenza il massimo della sicurezza e prestazioni elevate. Al contrario, una manutenzione inadeguata porta ad un deterioramento più rapido degli pneumatici, che non saranno più in grado di assicurare gli standard richiesti in fatto di sicurezza e performance, trasformandosi dunque in una fonte di pericolo per chi si trova alla guida. L'investimento in termini di tempo verrà ripagato con un risparmio dal punto di vista economico: una corretta conservazione dei pneumatici consente infatti di allungare il loro ciclo di vita, evitando così di dover ricorrere a frequenti sostituzioni causate da gomme rovinate o che si usurano più rapidamente del previsto, per via proprio della scarsa cura riposta nella loro manutenzione durante le settimane o i mesi di inutilizzo.

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