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Arezzo capitale mondiale della polifonia

700 coristi, 18 cori in rappresentanza di ben 13 nazioni, 200 brani eseguiti in tre giorni per un’onda sonora che ha investito felicemente la città

Arezzo capitale mondiale della polifonia: è un bilancio davvero straordinario quello del Concorso Polifonico Internazionale “Guido d’Arezzo” 2019, su cui da poche ore è calato il sipario. Un successo che nasce grazie al grande lavoro della Fondazione Guido d’Arezzo, in particolare del consigliere Alfredo Grandini e del direttore artistico del settore polifonia, Lorenzo Donati e che si racconta con numeri importanti.

Circa 700 coristi provenienti da ogni parte del mondo hanno partecipato a questa 67ma edizione che ha visto arrivare in città ben 18 cori in rappresentanza di 13 nazioni (Italia, Bulgaria, Estonia, Filippine, Finlandia, Indonesia, Lettonia, Norvegia, Polonia, Russia, U.S.A., Svezia, Ucraina, Ungheria). 35 i direttori di coro e musicologi invitati che hanno ascoltato, nella tre giorni del concorso, l’esecuzione di circa 200 brani scelti tra le pagine del repertorio rinascimentale, barocco, romantico e contemporaneo.

In particolare, nella giornata del 23 agosto, sono stati eseguiti circa 130 brani per un totale di 600 minuti ininterrotti di musica.

Un’onda sonora che ha felicemente investito la città già dal 17 agosto con l’avvio del Guidoneum Festival che per 8 giorni ha offerto 44 eventi collaterali al Concorso fra concerti, seminari, incontri che hanno permesso al pubblico di viaggiare nell’universo delle 7 note.

Una festa della musica che ha visto trionfare il coro indonesiano Padjadjaran che si è aggiudicato il Gran Premio Città di Arezzo, assegnato in un Teatro Petrarca gremito all’inverosimile.

Ma la 67ma edizione del Concorso Polifonico Internazionale quest’anno si è arricchita di un altro importante appuntamento: Arezzo infatti ha ospitato la 31^ edizione del Gran Premio Europeo di Canto Corale 2019 (European Grand Prix for Choral Singing – EGP).

Nella chiesa di Santa Maria della Pieve si sono sfidati i cori che nel corso del 2018 hanno conquistato i più prestigiosi concorsi europei e cioè, oltre a quello di Arezzo, quelli di Varna (Bulgaria), di Debrecen (Ungheria), di Maribor (Slovenia), di Tours (Francia) e di Tolosa (Spagna).

La giuria ha decretato vincitore il coro Youth Choir Kamēr, proveniente dalla Lettonia, che si è misurato con onore con il Imusicapella chamber Choir, proveniente dalle Filippine, l’University of the Philippines singing Ambassadors, anch’esso filippino, il Somnium Ensemble, finlandese, e The University of Huston Concert Chorale, proveniente dal Texas.

Tanti gli spettatori che hanno partecipato agli appuntamenti proposti dal Concorso Polifonico nelle 5 location cittadine interessate (Basilica di S. Maria della Pieve, Basilica di S. Francesco, Chiesa di S. Michele, Teatro Petrarca, Salone della Fondazione Guido d’Arezzo).

E Arezzo conferma così la sua vocazione di città della musica.

“Un'edizione, questa del Polifonico appena conclusa, davvero straordinaria – commenta il sindaco e presidente della Fondazione Guido d’Arezzo Alessandro Ghinelli-. La qualità indiscutibile e la numerosità dei cori in concorso ha fatto rivivere l'antico splendore ad una manifestazione che rappresenta uno dei pilastri della nostra cultura musicale. Una partecipazione davvero importante, con la presenza di tanti cori in città e con il loro ritorno alle esibizioni nei Comuni limitrofi. In questo è stato fondamentale il lavoro della Fondazione “Guido d'Arezzo”, che molto ha investito per riportare il Polifonico ai livelli che merita e per garantirne il successo, grazie ad un'organizzazione che ha coinvolto i nomi più grandi della polifonia internazionale, sia per quanto riguarda i complessi di voci che si sono esibiti, sia per quanto riguarda i componenti della giuria. A coronare questa edizione, il Gran Premio Europeo di Canto Corale, che nella serata di sabato ha regalato in Pieve uno spettacolo unico e di assoluta eccellenza”.

“Oltre all'altissimo livello artistico e alla varietà delle proposte musicali – commenta Alfredo Grandini consigliere della Fondazione Guido d’Arezzo -, l'edizione di quest'anno organizzata in diverse prestigiose e bellissime location cittadine con rinnovati allestimenti è frutto dell'alta professionalità raggiunta dallo staff della Fondazione Guido d'Arezzo. Il successo della manifestazione ribadisce l’importanza del nostro Concorso che ormai da 67 anni è punto di riferimento imprescindibile per l'attività corale nel mondo intero. Una vera e propria "olimpiade" del canto corale.

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